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Juric incarta Gasperini: il Toro domina sulle seconde palle e gioca in verticale

Juric incarta Gasperini: il Toro domina sulle seconde palle e gioca in verticale

Il Torino conclude 21 volte, l'Atalanta soltanto 7: granata veramente abili sulle seconde palle, aiutati anche dalla mente più sgombra dopo il gol di Muriel

Andrea Calderoni

Ivan Juric ormai ci ha preso gusto a incartare l'Atalanta di Gianpiero Gasperini. Lo avevamo sottolineato: nel novembre 2020 l'Hellas del tecnico croato aveva dato una lezione di calcio alla Dea. Ieri sera allo stadio "Olimpico-Grande Torino" i granata hanno giocato per lunghissimi tratti meglio dei nerazzurri, mettendo in mostra trame di gioco interessanti e sicuramente moderne. Hanno concluso parecchio verso la porta di Musso (8 tiri in porta, 21 totali) e hanno costruito molte azioni degne di nota. Il Torino ha iniziato a fare leva sui principi di gioco che sin dal primo allenamento al Filadelfia Juric ha richiesto al suo gruppo: lanci lunghi a scavalcare il centrocampo e lotta sulle seconde palle. Inoltre, si è cominciata a vedere la verticalità da sempre predicata da Juric. Dunque, a parte il risultato beffardo e immeritato, la gara contro l'Atalanta può rappresentare un bel punto di partenza per i granata e anche Juric avrà indubbiamente apprezzato dalla tribuna (era squalificato) l'operato della sua squadra.

 TURIN, ITALY - AUGUST 21: Antonio Sanabria (L) of Torino FC is challenged by Mario Pasalic of Atalanta BC during the Serie A match between Torino FC and Atalanta BC at Stadio Olimpico di Torino on August 21, 2021 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

MENTALITA' - Gli uomini di Gasperini hanno sofferto parecchio le sortite offensive del Torino, ma ciò che colpisce di più è la sterilità offensiva della Dea nella serata piemontese. I nerazzurri non soltanto hanno faticato ad arginare la trequarti e le corsie esterne del Torino, ma hanno anche steccato in zona offensiva. Poche soluzioni, tradotto poche opportunità da gol (appena 7 tiri complessivi, un terzo rispetto a quelli del Torino). La gara è stata sicuramente condizionata dalla rete in apertura di Muriel. Il Torino ha potuto giocare con la mente più sgombra, considerato che non aveva nulla da perdere sotto di un gol contro un avversario di prima fascia di questa Serie A. Con la testa libera, i granata hanno applicato la strategia di Juric e ciò che ha sorpreso è stato il considerevole numero di seconde palle prese. Nello stesso tempo, però, permangono molti limiti qualitativi nella rosa attuale di Juric. Solo la società potrà colmarli nei prossimi nove giorni con un acquisto di peso per reparto.

 TURIN, ITALY - AUGUST 21: Atalanta BC head coach Gian Piero Gasperini reacts during the Serie A match between Torino FC and Atalanta BC at Stadio Olimpico di Torino on August 21, 2021 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

LACUNE - Le lacune principali sono arrivate dalla difesa. Rodriguez è stato letteralmente mangiato da Muriel in occasione del primo gol (una differenza di passo che ha ricordato quella con Berardi in Italia-Svizzera all'Europeo), mentre la voglia di vincere ha fatto sbilanciare il Torino nel recupero e senza la retroguardia schierata la rete di Piccoli è stata inevitabile (da Izzo, però, era lecito attendersi una difesa più incisiva con l'uomo spalle alla porta). In questo contesto, infine, si inserisce la falcidiata Atalanta di ieri sera. Senza Zapata, Hateboer, Freuler, De Roon e Toloi i nerazzurri hanno sofferto, anche per delle gambe particolarmente imballate (Raffaele Palladino, grande conoscitore di Gasperini, su queste colonne, aveva sottolineato come le squadre di Gasperini a inizio torneo non siano mai brillanti complici i carichi di lavoro). Però, hanno messo in mostra una maschera che dalla metà della scorsa stagione sempre più spesso indossano: sono, infatti, stati meno belli e più cinici. Così, d'altronde, le grandi squadre si salvano nelle giornate particolarmente complicate. E il merito è di Gasperini, magari poco simpatico ad alcuni ma veramente abile a guidare questa sua creazione in ogni avversità.

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