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Juric incontra l’amico d’infanzia Tudor, che lo considera “un genio del calcio”

Juric incontra l’amico d’infanzia Tudor, che lo considera “un genio del calcio” - immagine 1

Il confronto tra i due tecnici, entrambi nati a Spalato, in Croazia. Il granata nel 1975, il gialloblù nel 1978

Andrea Calderoni

“Ivan è un genio del calcio. Va capito, supportato, aiutato e sempre coinvolto, ma se messo in condizione dà tutto e fa miracoli. Credo che al momento in Italia sia tra i primi tre o quattro allenatori più forti”: inequivocabili le parole di Igor Tudor nei confronti di Ivan Juric, spese nell’ottobre 2020 prima della sfida tra la Juventus di Andrea Pirlo, di cui Tudor era collaboratore, e l’Hellas dell’attuale allenatore del Torino. Tudor pone Juric nei piani nobilissimi della sua personale classifica dei tecnici che allenano in Italia. E nella dichiarazione sopra riportata parla anche dell’aspetto caratteriale del suo connazionale e concittadino croato (entrambi sono figli di Spalato, Ivan dell’agosto del 1975, Igor della primavera del 1978). Juric dev’essere capito, supportato, aiutato e coinvolto sempre, come ha ribadito più volte nelle proprie dichiarazioni lo stesso Ivan da quando è arrivato sotto la Mole.

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RAPPORTO D’OGGI - Il rapporto tra Ivan e Igor affonda le proprie radici nella loro infanzia. Si conoscono, infatti, fin da bambini e ancora oggi sono costantemente in contatto: quando si è presentato a Verona per prendere il posto di Eusebio Di Francesco Tudor non ha avuto dubbi nel sottolineare che “con Juric siamo amici e ci conosciamo fin da piccoli: parliamo spesso di calcio, anche se ognuno ha la sua visione. Io spero di fare qualcosina di quello che ha fatto lui”. In effetti, il primo scorcio di avventura a Verona è stato oltremodo positivo per Tudor che si presenterà alla sfida di Torino con una migliore classifica rispetto a quella dei granata (un punto in più). Merito del gran ritmo che Igor sta tenendo da quando è subentrato a Di Francesco alla guida del Verona: la sua media punti è di 1.64 a partita, perfino superiore a quella dell'amico Igor, che nei due anni a Verona si è fermato a 1.24 punti a partita.

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PARITA’ - Dal derby dei Balcani con Sinisa Mihajlovic, vinto con pieno merito, Juric affronterà un altro duplice derby personale domenica 19 dicembre; di fronte, infatti, troverà un connazionale, nonché concittadino, nonché amico di lungo corso, e incontrerà per la prima volta da quando ha saluto il “Bentegodi” l’Hellas Verona, con cui ha vissuto due meravigliose stagioni. Si capisce insomma quanto sarà speciale per il tecnico granata la partita contro l'Hellas. Il bilancio tra Ivan e Igor è in parità, anche se il campione è poco provante. Da primi allenatori, infatti, si sono affrontati una sola volta nel settembre 2019: a Verona finì 0 a 0 tra Hellas e Udinese. Sarà, dunque, anche una sfida di sentimenti, ricca di emozioni, tra due ex giocatori abituati in campo a metterci passione, trasporto e tanto agonismo.

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