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La missione di Oguro

'Buongiorno, piacere. Io sono Oguro': si presenta cosi' il primo giapponese nella storia del Torino. Davanti a una cinquantina tra fotografi, cameramen e giornalisti, molti suoi connazionali, venuti al centro Sisport per...

Redazione Toro News

"'Buongiorno, piacere. Io sono Oguro': si presenta cosi' il primo giapponese nella storia del Torino. Davanti a una cinquantina tra fotografi, cameramen e giornalisti, molti suoi connazionali, venuti al centro Sisport per raccontare di un altro figlio del Sol Levante approdato nella serie A italiana: "So che molti non hanno lasciato il segno - spiega - però non mi spaventa questa avventura, per me è una grande opportunità". Il centraventi nipponico è nato il 4 maggio 1980, 31mo anniversario della tragedia di Superga: 'Forse era destino che prima o poi indossassi questa maglia'. E' accompagnato dall'agente Fifa Maurizio Morana, che lo assiste anche come traduttore.

"Oguro, che tipo di attaccante è?

""Sono una seconda punta, mi piace svariare, fare molto movimento"

"C'è un giocatore italiano al quale s'ispira?

""Pippo Inzaghi! Per il suo fiuto del gol e la straordinaria rapidità. Certo non posso dire di essere al suo livello..."

"Il reparto offensivo del Torino e' molto affollato. De Biasi ha detto di non conoscerla, non teme di fare maggiore fatica all'inizio, rispetto ai colleghi, per trovare spazi?

""Anche dove giocavo prima (Grenoble, serie B francese) c'era molta concorrenza. Non importa, fa parte del nostro mestiere. Io conosco solo un modo per giocare: lavorare duro in allenamento e con tenacia per convincere l'allenatore"

"In Giappone è molto conosciuta anche la Juventus, le spiace non poter giocare il derby?

""Sì perchè dal punto di vista professionale sarebbe stata una forte emozione vivere una partita ricca d'intensità e sentita in modo particolare dai tifosi. Ma loro sono in B e io non ci posso fare niente...". Da quest'anno in Giappone la serie A da Torino la vedranno con un solo colore, il granata.