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La Serie A alza il muro: il 2019/2020 può essere l’anno delle difese. E il Torino…

Parma-Torino, Nicolas Nkoulou

Il punto / Godin, Manolas e De Ligt: per le big investimenti importanti in difesa. Il Torino riparte dalle sue certezze: ecco perché la scegliere la continuità potrebbe pagare

Redazione Toro News

"Sarà una Serie A a trazione... posteriore. Il campionato italiano si rifà il look: in una delle sessioni estive di calciomercato più stravolgenti degli ultimi anni, sono molte le società di Serie A che hanno deciso di effettuare investimenti importanti in difesa. Da Manolas all’ultimo arrivato De Ligt, gli investimenti più importanti fin qui sono stati fatti proprio nel reparto arretrato: sintomo di una sempre maggiore consapevolezza dell’importanza della fase difensiva. Un concetto che il Torino ha già assimilato lo scorso anno e che, con la rivoluzione dei difensori in atto, potrebbe premiare la squadra di Mazzarri.

"LE ALTRE - I colpi più importanti li hanno fatti senza dubbio Inter, Napoli e Juventus. Le tre grandi big - che probabilmente si giocheranno il prossimo scudetto - hanno già investito molto nel reparto arretrato. Investimenti importanti in termini economici, ma ancor più in termini di qualità. Da Godin (acquistato dall’Inter a parametro zero), a Manolas (trasferitosi dalla Roma al Napoli per 36 milioni), passando per l’ultimo arrivato De Ligt (per il quale la Juventus spenderà oltre 70 milioni di euro) la Serie A ha già ampiamente superato quota 150 milioni di euro investiti per i difensori. Basti aggiungere alle cessioni e agli acquisti citati in precedenza quelle di Atalanta e Sampdoria, privatesi rispettivamente di Mancini (promesso sposo della Roma) e Andersen (nuovo giocatore del Lione).

"IL TORINO - Con le big che investono molto in difesa e le altre contendenti per l’Europa che vedono partite i loro pezzi pregiati nel reparto arretrato, il Torino sta provando ad attuare una scelta in controtendenza. La società granata ha deciso di ripartire dalle proprie certezze, tra cui appunto la difesa: respinti con fermezza gli assalti provenienti dall’Italia e dall’estero per Izzo e Nkoulou, i quali saranno affiancati ai più giovani Bremer e Lyanco; attesi da una stagione che per loro dovrà essere quella della definitiva consacrazione. In un anno di rivoluzioni e grandi investimenti dunque, il Torino ripartirà dai suoi capisaldi: gli uomini ed il reparto sul quale la squadra di Mazzarri ha costruito le vittorie più importanti dello scorso anno. La quinta miglior difesa dello scorso anno (quella del Torino) vuole riconfermarsi agli stessi livelli: se le big di Serie A alzano il muro, il Torino non sarà da meno. L’obiettivo è migliorarsi ancora, con in più il vantaggio sulle concorrenti della conferma di un reparto già rodato e affermatosi - specialmente nel girone di ritorno - a un livello da Champions League.

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