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La tela di Camolese

di Fabiola Luciani

Chissà se in analogia alla tela di Penelope, narrato nell’Odissea, anche il buon Camola per non addivenire fra due mesi a nuove nozze, disfa di notte ciò che tesse...

Redazione Toro News

di Fabiola Luciani

"Parlando con un giovane mercante d'arte del Gabon, sul veloce treno TGV che portava la mia carcassa da Torino a Parigi, per una breve conferenza, ho saputo che tanti articoli cosiddetti etnici venduti ormai in ogni dove sono di fatto copie, fatte bene, ma pur sempre copie, oppure prodotti venduti da persone che non sanno nulla di arte africana, e che i manufatti artigianali e le piccole opere d'arte manuale dipendono molto dal tipo di tribù che le fabbrica, sotto l'autorità del capo-tribù, e dal fatto di poter parlare una delle numerosissime lingue africane. Pertanto solo chi ha rapporti diretti con il produttore, e chi ha la pazienza di negoziare, può ottenere determinati manufatti, oppure ordinarne di nuovi, accettandone l'esito, qualunque esso sia, anche con imperfezioni. Naturalmente chi si occupa di questo commercio sa che si tratterà sempre e solo di pezzi unici, non ripetibili, non replicabili. Unici. E ci vedo un interessante parallelismo, tra le altre cose, con il mondo del calcio e quindi anche del nostro Toro. In realtà ogni anno ci troviamo di fronte ad una squadra unica, per cui le previsioni basate sul passato non valgono, e le previsioni basate sul punto di vista soggettivo fanno sorridere. Il solo fatto obiettivo è l'unicità della formazione voluta e messa in campo. Ogni valutazione della resa finale è superflua e forse anche ridicola. La sola cosa che si possa fare è tirare ad indovinare la resa di qualche singolo elemento della formazione. Ma nessuno può sapere, allo stadio iniziale della competizione, anche con il massimo dell'istinto e dell'intuito, come si coagulerà l'amalgama e si materializzerà. Un po' come quando un vulcano esplode, visto che è impossibile sapere con certezza, fino a che punto, da che parte girerà e finirà di colare la lava, e in che quantità. Certo si possono prevedere lapilli, colonne di cenere sputata in aria, ma non la quantità esatta, non l'altezza della colonna, né fino a che distanza la cenere coprirà l'area interessata dall'eruzione.

"Ed è nel magma dei giorni nostri, tempi in cui anche le scimmie vogliono suonare i violini, e c'è chi gli fa cattedrali mediatiche, che, l'unicità, o l'eccezionalità, può anche essere qualcosa di notevole ed ammirevole, perché si smarca dal banale, dalla centrifuga lava cervelli, da coloro che per esempio credono ancora alle "riforme", ed altre fiabe postmoderne ad uso e consumo delle masse, come quella storiella che racconta che siamo in democrazia ... ( dal greco, potere/governo del popolo ). L'unicità non sempre va a braccetto con la qualità, ma la può introdurre. La qualità è molto difficile da definire. Non è solo un insieme di caratteristiche giuste per come un prodotto deve funzionare. Anche offrendovi un giro di birra a tutti, non potreste essere più precisi, poiché la qualità la si riconosce, soggettivamente, quando la si vede, la si ascolta, la si osserva, ma definirla a priori è non solo superfluo, ma anche fuorviante. La qualità non è stabile nel tempo, è liquida, un giorno c'è, un altro forse, la qualità di ieri non corrisponde a quella odierna, tantomeno a quella futura. Ma ci sono punti di riferimento, dei metodi, che garantiscono un esito felice e positivo. E questo vale anche per il Toro di oggi e di domani e per il lavoro di Camolese intento a tessere la sua tela granata.È come quando si fabbrica un tappeto persiano, ci vuole tempo, ma il lavoro va fatto velocemente, ed ogni filo e nodo deve essere al suo posto, in un preciso ordine fatto di disegni e modelli, e così come i tappeti sono utili, pratici, sono anche enigmatici, affascinanti, oltreché solidi. Fatti con amore, cura e coscienza. Con mosse precise, ripetute tantissime volte, con concentrazione si arriva all'impresa di unire tanti elementi in uno strumento unico. Su cui possono essere disegnate varie geometrie. Ma perché no ... anche scene del Paradiso, con un futuro decisamente più roseo per il Toro. Piccola scena paradisiaca, su di un tappeto magico, sul quale spero che un giorno ci stenderemo e voleremo molto in alto.Forza Toro al di là del tempo e dello spazio.