Le voci

Lazio-Torino 0-0, Sirigu: “Troppe paturnie. Non eravamo pronti per Giampaolo”

Redazione Toro News

 ROME, ITALY - MAY 18: Salvatore Sirigu of Torino FC punches the ball clear during the Serie A match between SS Lazio and Torino FC at Stadio Olimpico on May 18, 2021 in Rome, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Ancora Sirigu, ai microfoni di Sky: "L’anno scorso facemmo molto bene all’andata facendo 27 punti, poi lo 0-7 contro l’Atalanta ci massacrò dal punto di vista mentale. Dopo che ti rendi conto di essere così vulnerabile è tutto molto diverso, ogni volta che gli altri attaccano e sono più in palla di te, ti entra nelle gambe la paura. Ed è poi anche la cosa che purtroppo lo scorso anno portò all’esonero di Mazzarri: la squadra che non reagiva. È iniziato tutto da lì, poi sono subentrate cose che fino a quel momento non avevamo mai provato. Di mezzo c’è stata la pandemia, tanti problemi e abbiamo capito che dovevamo salvarci. Ci siamo salvati non dico tranquillamente ma quasi; e lì non abbiamo avuto il tempo di resettare perchè è passato troppo poco tempo da una stagione all'altra. Siamo partiti con un allenatore nuovo e nonostante abbia molta stima in Giampaolo come allenatore, non credo che fossimo una squadra pronta per lui in quel momento. Eravamo una squadra malata che aveva bisogno di essere curata da quelle paturnie che continuavano ad avere. Il nostro problema non è mai stato il gioco, ci siamo impegnati per cambiare il nostro gioco ma il problema probabilmente non era quello. Era la testa. I risultati aiutano e quando non arrivano ti fai delle domande e diventa tutto più difficile. A un certo punto poi ti guardi e dici: qua dobbiamo salvarci, dobbiamo giocare da provinciale. E non è facile quando in squadra hai tanti ragazzi che non sapevano neanche cosa significasse doversi salvare in Serie A. Giocatori forti, ma che non sapevano alcune cose. Perché magari la partita che devi vincere invece la perdi o sbagli l'interpretazione dei momenti e in questo noi siamo mancati clamorosamente, questo è stato il nostro più grande difetto quest’anno".