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L’Europa e il TAS: adesso il Torino aspetta una mossa del Milan

Tra attesa e l'ipotesi "procedura d'urgenza": i destini di Torino e Roma sono legati alle decisioni del Milan

Nicolò Muggianu

Il Torino aspetta una mossa del Milan. La querelle che in queste settimane sta condizionando le estati di Milan, Roma e Torino sembra ancora ben lontana dalla parola fine. Dopo la sentenza del Uefa, che ha sospeso il procedimento in attesa del giudizio del TAS in merito al ricorso relativo al triennio 2014-17, è cambiato poco o nulla. E con il Tribunale di Losanna che non ha ancora calendarizzato l'eventuale udienza, molto dipenderà dalla volontà del Milan di accelerare i tempi.

IL PUNTO - La volontà del Milan è chiara ed è stata espressa in più occasioni dall'Amministratore Delegato Ivan Gazidis: richiedere l'integrazione delle due sentenze, con la speranza di non veder prolungati i vincoli del FFP. La prima, quella facente riferimento alla stagione sportiva 2017-2018, per cui l'Uefa si era già pronunciata l'estate scorsa con conseguente esclusione del Milan dalle competizioni europee per la stagione 2018-19. Sentenza messa momentaneamente in stand-by dal successivo ricorso della società rossonera e già depositato dal TAS a dicembre 2018. L'altra, quella facente riferimento al campionato appena concluso (e relativa al triennio 2015-18), per cui da Nyon di fatto è arrivata una "non sentenza" che mette tutti in disaccordo (LEGGI QUI). Specialmente Torino e Roma, che attendono di pianificare il proprio futuro in base alle decisioni dell'arbitrato di Losanna. Intanto, dalla Svizzera, tutto tace: sul calendario delle udienze del TAS ad oggi non risultano appuntamenti fissati per il Milan.

http://www.toronews.net/toro/uefa-una-sentenza-che-scontenta-tutti-toro-milan-e-roma-restano-in-sospeso/

LE IPOTESI - Dopo la decisione dell'Uefa di non pronunciarsi, i tempi come detto restano un’incognita. Tutto (o quasi) dipenderà allora dalle decisioni del Milan, che valuta l'attuazione della cosiddetta "procedura d’urgenza". Soluzione consentita dall’art. 44.4 del codice del TAS, ma attuabile esclusivamente in caso di previo accordo tra le parti. Ipotesi che potrebbe convenire alla società rossonera, che teme un prolungamento ed un inasprimento del regime di rientro nei vincoli del Fair Play Finanziario. A questo punto l'attuazione della "procedura d'urgenza" sembra essere l'unica ipotesi in grado di rimettere in gioco il Torino. Dopo un'eventuale accordo tra le parti, la decisione sarebbe rimessa alla Camera Giudicante, che dovrebbe emettere un giudizio definitivo – unificando le sentenze. Il tutto in un orizzonte temporale di circa 15 giorni, che permetterebbe a Roma e Torino di pianificare la prossima stagione con maggiore tranquillità.

I TEMPI - Roma e Torino osservano con attenzione, in attesa di sviluppi. Ma per il momento entrambe le società, comprensibilmente, stanno programmando il proprio futuro in base a quelli che sono stati i risultati di campo. A partire dai ritiri. La società giallorossa, ad oggi qualificata ai prossimi play-off di Europa League, è pronta a ufficializzare il ritiro di Pinzolo; rinunciando di conseguenza alla consueta tournée americana. Discorso simile anche per il Torino, che al momento mantiene la data del 13 luglio come inizio del ritiro di Bormio. Poi si vedrà. Intanto il tempo scorre e le due società attendono di conoscere il proprio futuro. Tutto (o quasi) dipenderà dalle decisioni che il Milan prenderà nelle prossime settimane.