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Marazzina: “Belotti e Immobile, il tandem giusto per il Toro”

Esclusiva TN: " Quagliarella ha fatto tanto per i granata, ma non condivido la scelta di non esultare. Il Chievo? Ha già vinto il suo scudetto".

Roberto Maccario

"Dopo essere stato uno dei più grandi bomber della storia del Chievo ed essere stato presente allo storico esordio in A dei clivensi nell’ormai lontano 2001, Massimo Marazzina ha regalato grandi gioie e grandi emozioni anche ai tifosi del Torino, diventando protagonista sotto la Mole nel campionato di serie B 2004/2005.

"Marazzina, Toro e Chievo, due tra le squadre per te più importanti, arrivano a questo scontro non in ottima salute. Partiamo dai granata. A Genova con la Samp è arrivato un buon punto in extremis, ma il gioco ancora latita. Come ti spieghi questo calo dopo un buon avvio, anche confrontato con le scorse stagioni?

"Beh, gli anni scorsi c’era sempre qualche giocatore che la buttava dentro con continuità, penso a Immobile ( capocannoniere) e Cerci nel 2013/2014, o a Quagliarella nell’ultima stagione. E’ chiaro che quando segni tutti i problemi vengono nascosti, mentre se fatichi a finalizzare poi tutte le cose che non vanno vengono a galla più facilmente. Il segreto sta tutto qui.

"Quali ricette consigli?

"Senza dubbio di continuare a seguire gli insegnamenti di Ventura, che conosce bene questa squadra e che saprà sicuramente girare le viti giuste. Tuttavia, alla fine, ad andare in campo sono i giocatori e quindi, al di là dell’allenatore, la scossa deve arrivare anche da loro.

"Tornando al discorso sugli attaccanti, come valuti il ritorno di Immobile?

"Sui ritorni sono sempre stato scettico, anche se ci sono delle eccezioni, per esempio io sarei tornato volentieri al Torino dopo essere andato via. Anche il nuovo corso di Immobile può rappresentare un’eccezione, perché il ragazzo è motivato e conosce già bene l’allenatore e i meccanismi di gioco.

"Con lui anche Belotti sembra essersi finalmente sbloccato, giusto?

"Giusto. Immobile sicuramente è uno che sa fare anche assist e che, soprattutto, ti porta via i difensori con i suoi movimenti. I due senza dubbio si trovano bene insieme e penso che possa nascere un buon tandem d’attacco.

"Un tuo giudizio sulla vicenda Quagliarella, tra l’altro tuo compagno di squadra sotto la guida di Ezio Rossi.

"Fabio è un ragazzo sensibile, che ha dato molto al Toro, penso a Bilbao o al derby di ritorno dell’anno scorso. Tuttavia, sinceramente, non condivido pienamente la scelta di non esultare, come ha fatto lui contro il Napoli. Ritengo che un calciatore, quando segna, debba sempre farlo, perché lo deve ai tifosi e al presidente che lo paga. Ci può stare un’esultanza più contenuta in alcuni casi, certo, ma non mi piace nascondere la gioia e l’emozione che un gol ti regala.

"Ti è mai capitata una situazione simile?

"Sì, nel campionato di serie B 2005/2006 segnai contro il Toro con la maglia del Bologna, ed esultai. E sapete bene quanto io ami il Torino e tutto l’ambiente granata.

"Quella di andare alla Samp è stata una scelta giusta?

"Secondo me sì, perché Fabio ha capito che il suo tempo al Toro era finito. Inoltre per i blucerchiati di Montella è stato un ottimo acquisto dopo la partenza di Eder, perché Quagliarella è un elemento di grande qualità e affidabilità.

"Parlando invece del Chievo, anche il gruppo di Maran si è un po’ seduto ultimamente, non trovi?

"Contro Juve e Inter i clivensi hanno perso, ma si sapeva che sarebbero state due gare proibitive. Contro la Lazio invece, al di là della netta sconfitta, la squadra non mi è affatto dispiaciuta, e l’arbitro ha decretato un rigore e un’espulsione davvero molto dubbi.

"Quanto pesa la partenza di Paloschi destinazione Swansea?

"Molto, tuttavia credo che il Chievo abbia fatto bene a cederlo per fare cassa. I gialloblu sono ormai salvi e possono giocare in tranquillità. Il loro scudetto, ancora una volta, lo hanno già vinto.

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