Il Torino, dopo quattro sconfitte consecutive, si è ripreso. Walter Mazzarri è riuscito ad uscire dalla crisi grazie a due successi consecutivi, contro Cagliari e Crotone, che hanno addirittura permesso ai granata di riavvicinarsi alla zona Europa, portandosi a cinque punti dal settimo posto. Nel percorso del tecnico toscano ci sono stati alti e bassi, ed è naturale mettere a confronto il suo lavoro con quello del suo predecessore, Sinisa Mihajlovic, che ha lasciato il Toro da appena quattro mesi.
DIFFICOLTÀ – Nel periodo più difficile per Mazzarri, con le quattro sconfitte in fila, il contesto si è fatto molto pesante. L’allenatore di San Vincenzo è stato messo sul banco degli imputati, come tutti i giocatori, a causa di un rendimento ampiamente al di sotto delle aspettative, tanto che il rendimento di Mihajlovic dopo 9 partite risultava anche migliore rispetto a quello di Mazzarri. Ma, per fortuna del tecnico e soprattutto del Torino, sono tornati i risultati, anche grazie ad Adem Ljajic, che ha portato più qualità e serenità nell’ambiente granata.
FAVORE – Continuando a fare confronti ora l’asticella pende nuovamente dalla parte di Mazzarri. Infatti, dopo undici partite, il tecnico ha totalizzato 20 gol fatti e 11 subiti, contro i 16 fatti e i 18 subiti dall’allenatore serbo. Sono state senza dubbio cruciali le ultime due gare, che hanno sollevato il morale e anche il bilancio numerico a favore di mister Mazzarri. Quindi il tecnico toscano ora si ritrova in una posizione di favore nel confronto con Mihajlovic, ma questa non è affatto una sentenza definitiva: prima della fine del campionato mancano otto partite, che non saranno affatto facili vista la caratura degli avversari, a partire proprio dall’Inter.
Come in precedenza, il confronto tra Mazzarri e Mihajlovic resta prematuro: sono innegabili i fattori positivi a favore del tecnico ex Napoli, ma la strada è ancora molto lunga e per disegnare una vera e propria sentenza sarà necessario vedere il cammino finale di questa stagione ma in particolar modo quello dell’anno prossimo, nel quale Mazzarri potrà preparare l’annata fin dall’estate.
Che Mazzarri sia migliore di Miha é ovvio, quello di prima solo Cairo poteva prenderlo con il CV che aveva.
Detto questo sto paragone è senza senso, ma lo abbiamo giá visto altre volte e lo faranno altrettante volte, tanto per parlare del niente e spostare l’attenzione su temi inconcludenti.
Miha ha praticamente giocato senza Belotti e altri per mesi e Mazzarri ha una squadra costruita da altri per giocare in un modo diverso dal suo, quindi tra i 2 chi se la prende in quel posto siamo NOI TIFOSI, il resto é come parlare di sesso degli angeli.
Per quanto io preferisca esageratamente Mazzarri a Mihajlovic, continuo a pensare (come ho sempre ribadito) che questi paragoni siano estremamente futili e poveri di significato.
Per me siamo fortunati ad avere un Allenatore (con la A maiuscola) come Walter Mazarri, punto.
Il resto lascia il tempo che trova, concentriamoci soprattutto sulla squadra!!