"Dritti per la propria strada, senza che questo voglia dire avanzare con i paraocchi di fronte alle difficoltà e ai difetti che le sconfitte mettono di fronte. Questa è la linea che Sinisa Mihajlovic vuole tenere ferma, mentre il suo Toro si avvicina in maniera sensibile all'importante sfida interna contro il Genoa, tra le mura del Grande Torino. Anche se le strisce negative ci sono (ma sarebbe meglio di no), quel che conta è tentare di aggiustare ciò che non funziona, senza tuttavia stravolgere un sistema che nel complesso ha dimostrato di poter ancora dare molto di buono.
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Torino, gli step secondo Mihajlovic: prima il Genoa, poi un mercato veloce
Verso il Genoa / Le parole del tecnico aprono alla possibilità di aggiustare qualcosa, sena snaturare la struttura della squadra e del gruppo
"Mihajlovic in conferenza ha insistito molto sul concetto di errore, ma soprattutto sulla necessità di trarne insegnamento per aggiustare la barra dove necessario: sia a livello personale ("ho fatto errori anch'io e dobbiamo migliorare tutti insieme"), sia a livello di squadra ("serve lavoro, concentrazione e convinzione"), sia a livello di singoli ([Ljajic] "deve capire cosa vuole diventare"). Nessuna rivoluzione, però, neanche dove le cose funzionano peggio: "non ho modificato nulla in fase difensiva". Il Toro non ha bisogno di drastici cambiamenti. Ha bisogno di equilibrio e capacità di analizzare al meglio i propri difetti.
"Un discorso che prosegue parallelamente anche in ottica mercato: la squadra e le potenzialità ci sono, ora si tratta soltanto di trovare gli ultimi puntelli per inseguire un sogno europeo che le ultime tre sconfitte certo non hanno fatto svanire. Ancora una volta, nessuna rivoluzione: il gruppo, a detta del suo condottiero, è coeso e sereno ("i ragazzi non hanno perso entusiasmo") e attende soltanto l'occasione buona per tornare a correre anche in classifica. Magari, come Mihajlovic stesso non ha perso occasione di rimarcare ancora una volta, con il sostegno dei tifosi.
"Ma con l'avvento della sosta, l'attenzione non può che focalizzarsi sul mercato imperante. Il tecnico serbo, però, ha le idee chiare: prima di tutto c'è il Genoa, poi - ma solo poi - si penserà ad eventuali acquisti per la rosa. L'obiettivo principale sarà quello di trovare gli elementi giusti nel più breve tempo possibile, permettendo così ai nuovi arrivati di inserirsi nel minor tempo possibile: sol così sarà possibile entrare subito a regime e, con le dovute correzioni, lanciarsi a testa bassa verso la seconda metà di campionato.
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