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Mihajlovic propone un Torino nuovo: gioco verticale e aggressività

Approfondimento / Il tecnico serbo ha subito messo in evidenza la sua impronta: è un Torino molto diverso da quello di Ventura

Gianluca Sartori

"Torino - Pro Vercelli ha subito messo in chiaro una cosa: il Torino di Mihajlovic propone qualcosa di molto diverso dal Torino di Ventura. Chi ha visto ieri la squadra granata giocare per la prima volta ha potuto notare l'evidente differenza, che era già balzata gli occhi a chi ha assistito alle precedenti amichevoli. Certo, diverso non vuol per forza dire migliore e il tecnico serbo deve ancora dimostrare di poter raggiungere risultati apprezzabili come lo sono stati quelli del guru genovese ora CT della Nazionale. Limitandosi però ai fatti oggettivi,  dal punto di vista tecnico-tattico ciò che cerca la squadra di Mihajlovic è totalmente differente da quello che cercava la squadra di Ventura.

"GIOCO OFFENSIVO - Con Ventura si era abituati a un possesso palla prolungato nella propria metacampo, al fine di "stanare" gli avversari e farli uscire dalle posizioni di partenza, per poi cercare la profondità con lanci lunghi oppure lo sfogo sulla fascia esterna. Mihajlovic predilige invece arrivare più velocemente alla trequarti campo avversaria: certo, contro la Pro Vercelli ai granata questo riusciva abbastanza facilmente, ma l'intenzione era chiara. Arrivando poi ai 30-35 metri, l'idea è quella di trovare l'imbucata vincente grazie a combinazioni e fraseggi veloci.

 Giampiero Ventura ai tempi del Torino

"GIOCO DIFENSIVO - Con il maestro genovese la squadra aveva spesso un atteggiamento spiccatamente attendista, aspettando spesso l'avversario nella propria metacampo. Certo, nel calcio d'oggi in fase difensiva quasi tutti aspettano con undici uomini dietro la linea della palla, ma Ventura era particolarmente "tifoso" di questa tattica difensiva, peraltro assolutamente lecita e funzionale se si pensa che nei suoi periodi migliori il Torino di Ventura era tra le migliori difese d'Italia. Mihajlovic invece predica aggressività, e un recupero palla "alto", per far sì che poi gli attaccanti si trovino subito vicino alla porta.

"Una disamina oggettiva, insomma, non può non evidenziare le differenze di gioco e stile tra le due versioni del Torino. Il futuro dirà poi se Mihajlovic riuscirà ad avere successo come o più di Giampiero Ventura.