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Milan-Torino, perché sì e perché no: rossoneri incerottati, granata a proprio agio con le big

Verso il match / Tre motivi per credere nel Torino, altrettanti per temere il Milan di Pioli

Silvio Luciani

 MILAN, ITALY - JANUARY 28: Zlatan Ibrahimovic (L) of AC Milan celebrates his goal with his team-mates Franck Kessie (C) and Rafael Leao (R) during the Coppa Italia Quarter Final match between AC Milan and Torino at San Siro on January 28, 2020 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Doppio scontro, proprio come nello scorso campionato: Milan e Torino si affronteranno sia in campionato che in Coppa Italia nella settimana in corso. I granata saranno chiamati a proseguire nella loro crescita, testimoniata dai quattro risultati utili consecutivi, il Milan dovrà reagire alla sconfitta subita dalla Juventus, la prima in questo campionato. Perché sì e perché no, tre motivi per credere nel Torino, altrettanti per temere il Milan di Stefano Pioli.

"PERCHÉ SÌ - Il Milan è in emergenza: se Pioli ha recuperato Tonali dalla squalifica, non è riuscito a fare altrettanto con Ibrahimovic e Calhanoglu, cuore pulsante dell'attacco. I due leader del Milan sono stati convocati ma difficilmente scenderanno in campo. Oltre a loro, mancheranno all'appello anche Rebic, Krunic e Bennacer: quale miglior occasione per portare via punti da San Siro per il Toro?

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