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Torino, Milinkovic-Savic ora si gioca il futuro. E su quello di Hart…

Focus on / L'estremo difensore serbo è arrivato ieri a Torino: ora la società analizzerà se è già pronto per essere lanciato come primo portiere la prossima stagione

Nicolò Muggianu

Arrivatoa sorpresa nella giornata di ieri, ora Milinkovic-Savic si gioca già il futuro. Il ragazzo - liberatosi anzitempo dal Lechia - avrà ora qualche mese a disposizione per calarsi appieno nella nuova realtà granata e dimostrare di essere da subito all'altezza del ruolo di portiere titolare. Intendiamoci: non è in discussione il fatto che Milinkovic-Savic farà parte del Torino della prossima stagione e più ad ampio raggio del Torino del futuro, ma Mihajlovic  - che è convinto delle sue qualità - deve ancora stabilire se il portierone serbo è mentalmente pronto per essere il portiere titolare fin da subito del Torino che punterà all'Europa nel 2017-2018.

Arrivato in seguito a un'operazione conclusa ottimamente dalla società di via Arcivescovado che gli ha permesso di vestire il granata con qualche mese d'anticipo, il ragazzo avrà in questi mesi il tempo di adattarsi e farsi conoscere. Infatti non è mai facile per un ragazzo così giovane adattarsi a un nuovo calcio e a una nuova lingua e questo periodo sarà fondamentale sia per lui ma anche per il Torino, che lo valuterà per capire se puntare su di lui o se ci sarà bisogno di tornare sul mercato per trovare un altro portiere titolare. Si vuole evitare una situazione come quella dell'estate scorsa, quando Mihajlovic bocciò Alfred Gomis solo nella seconda metà di agosto e il Toro si trovò a dover trovare un portiere titolare negli ultimi tre giorni di mercato (salvo poi tirare fuori dal cilindro il nome di Joe Hart).

Un Joe Hart per il quale la società granata dovrà capire se vale la pena di fare un investimento importante sia dal punto di vista del cartellino (di proprietà Manchester City) che da quello dell'oneroso ingaggio percepito dal nazionale inglese. I destini dei due ragazzi sembrano dunque inesorabilmente intrecciarsi ma nel frattempo il classe '97 non può che studiare eda apprendere da uno dei portieri più importanti del panorama europeo.