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Napoli-Torino, perché sì e perché no: un testacoda con tanti assenti

Verso il match / Tre motivi per credere nel Torino, altrettanti per temere l’avversaria di turno, in questo caso il Napoli di Gattuso

Silvio Luciani

"Perché sì e perché no. Come di consueto, torna l’appuntamento con la nostra analisi sui temi principali del match in programma per il Torino. I granata chiuderanno un 2020 da incubo (che dopo la vittoria del Crotone li vede ultimi a pari punti con il Genoa) in casa del Napoli. In una partita in cui Giampaolo si gioca una buona fetta delle residue speranze di rimanere alla guida del Toro, ecco tre motivi per credere in un risultato positivo del Torino e altrettanti per temere gli uomini di Gattuso.

"PERCHÉ NO - Due squadre agli antipodi, nonostante le difficoltà. Basta dare uno sguardo alla classifica per comprendere fino in fondo quanto sia difficile, per il Torino, pensare di strappare punti al Napoli di Rino Gattuso, nonostante le assenze e le due sconfitte consecutive in campionato (contro Inter e Lazio). Il match che si giocherà al San Paolo vede opposte la terza (con possibilità di staccare la Juve e di avvicinarsi alla vetta) e l’ultima in classifica. Un testacoda dal pronostico quasi annunciato.

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