Fabio Quagliarella può fare una stagione che ricalchi quella di Ciro Immobile lo scorso anno? Questo è uno degli spunti che offre la partita di ieri a Napoli, uno dei pochi positivi per il Torino. Il giocatore campano ha confermato la sua importanza per la squadra di Ventura andando a segno anche contro la sua ex squadra.
QUATTRO GOL IN QUATTRO PARTITE – Per carità, difficile pensare a un Fabio capocannoniere del campionato come lo è stato Ciro nella scorsa stagione, ma i numeri del bomber di Castellammare iniziano a essere interessanti: ieri contro il Napoli ha segnato la quarta rete consecutiva, fulminando i partenopei dopo essere andato a segno contro Cagliari, Fiorentina e Copenhagen. Fabio è ora a quota 3 reti in Serie A e a 2 reti in Europa League. Dopo essersi sbloccato in Sardegna Quagliarella sta dimostrando di che pasta è fatto; e se pensiamo che già contro Inter e Verona pur non brillando era andato vicino alla rete (escludendo i rigori che, col senno di poi, avrebbe dovuto assolutamente battere lui) si realizza che il Torino, almeno dal punto di vista realizzativo, ha sostituito la prolificità sottoporta di Immobile come meglio era difficile fare.
GOL D’AUTORE – Il bello di Quagliarella è che le sue reti, come testimonia la sua carriera, sono anche spesso anche molto belle. Il bomber campano sa segnare in tutti i modi, e “sente” la porta come pochi, come testimonia il diagonale destro messo a segno ieri, di prima intenzione e da posizione angolatissima. Se continuerà così, e soprattutto se la forma fisica lo assisterà, Quagliarella potrà togliersi delle soddisfazioni importanti.
Certo, per un Quagliarella da lustrarsi gli occhi c’è un reparto d’attacco granata, lui escluso, attualmente insufficiente. Già nel post Fiorentina si era segnalato come Quagliarella sia per motivi diversi al momento imprescindibile per la formazione granata, nella speranza che Amauri ingrani e che Martinez si riveli un giocatore importante. Mister Ventura (e non solo lui) deve augurarsi che il fastidio all’inguine avvertito da “Quaglia” ieri sera verso la fine della partita non sia nulla di serio. Da questo punto di vista, va salutato con favore il fatto che Quagliarella non sia stato convocato nell’Italia di Conte, in modo da potersi dedicare in questi giorni al recupero psicofisico.
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