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Niang e Berardi, talento e incostanza: tocca a loro infiammare Sassuolo-Torino

Testa a testa / I rispettivi tecnici si affidano ai propri gioielli, che hanno vissuto un girone d'andata simile: sicuramente inferiore alle aspettative

Federico Bosio

"Si alza il sipario, si va in scena: ed i riflettori sono inevitabilmente puntati su loro due, come attori - che devono essere - protagonisti sul palcoscenico e spiccare nella cornice di Sassuolo-Torino. Si tratta di M'Baye Niang e Domenico Berardi, due profili in qualche modo particolarmente simili non solo e non tanto dal punto di vista tecnico, quanto da quello caratteriale e per quello che il match di questo pomeriggio può rappresentare a livello personale. Sicuramente si tratta di due delle pedine più talentuose delle rispettive formazioni e sulle quali i tecnici puntano fortemente, ma sull'altro lato della medaglia bisogna scontrarsi con la realtà ed i numeri non perdonano: il girone d'andata è stato disputato ampiamente al di sotto delle aspettative, da parte di entrambi.

"E se per il granata nelle ultime partite sono arrivati segnali di risveglio estremamente importanti, con lampi e giocate decisive, per l'esterno neroverde il periodo di flessione non è apparso essere terminato sino alla sosta invernale. Le statistiche appaiono, curiosamente ma forse neanche troppo, davvero simili: sono 15 le presenze collezionate in questo campionato da entrambi i giocatori, ed il bilancio sinora parla di tre reti complessive. Due, quelle messe a segno da Niang, contro il Verona e soprattutto contro il Bologna nell'ultimo turno: una rete che ha di nuovo sbloccato il franco-senegalese e che è arrivata a corredo di una prestazione finalmente molto positiva e determinante. E' invece fermo addirittura ad un solo gol in campionato il dirimpettaio Berardi, che in questa stagione - oltre ad una volta in Coppa Italia - si è iscritto al tabellino dei marcatori soltanto nell'incontro perso in casa della Lazio per 6-1, risalente all'ormai lontanissima settima giornata. Una marcatura arrivata, tra l'altro, su calcio di rigore.

"Chiaro è che dovendo fare un bilancio relativo solamente al girone d'andata, la situazione dei due giocatori è la medesima: gioielli dei rispettivi club e pedine fondamentali per i tecnici, ma al momento deprezzati e sotto tono, in cerca di una svolta decisiva per l'intera stagione. E se con l'arrivo di Mazzarri Niang sembra aver intrapreso la giusta strada, Berardi è ancora in cerca della giusta e necessaria scintilla. Il talento e la carta d'identità (entrambi classe '94) non sono però gli unici tratti in comune tra i due: si tratta infatti di giocatori che, complice certamente anche la giovane età, si sono costruiti la nomea di "teste calde". Due cavalli pazzi, sui quali però Sassuolo e Torino puntano tutto: Iachini e Mazzarri chiedono a loro di illuminare l'incontro di questo pomeriggio, cercando di imbrigliarli tatticamente e sfruttando in questo modo i colpi di classe che giocatori con le loro qualità sono in grado di sfornare.