
Prima del focolaio Covid nel Torino era stata celebrata la compattezza dei granata in quel di Cagliari in uno scontro diretto fondamentale. Una “zuccata” vincente di Bremer sugli sviluppi di calcio d’angolo regalò un successo pesantissimo alla compagine di Davide Nicola. La stessa solidità doveva necessariamente emergere ieri sera su un campo insidiosissimo come quello dell’Udinese. Paradossalmente Udinese-Torino era una partita più difficile da giocare rispetto a Torino-Sassuolo o rispetto al Derby della Mole, sebbene la classifica dei friulani non fosse nemmeno lontanamente comparabile a quella dei neroverdi di De Zerbi o a quella dei bianconeri di Pirlo. I granata hanno dimostrato di aver salito un ulteriore gradino del loro processo di crescita, sfornando una prestazione positiva, soprattutto se contestualizzata nel giusto modo. Il Torino deve salvarsi e per salvarsi servono punti. Per ottenerli devono essere giocate partite sporche come quella di ieri sera alla “Dacia Arena”, nelle quali bisogna saper stringere i denti (vedi assalto finale dell’Udinese nel primo tempo) ed essere cinici.
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