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Pagellone di fine anno (1° parte)

Con la partita di Cremona, per il Toro si è chiuso il 2005. Alla fine del girone d’andata è tempo di fare un primo bilancio e la squadra di De Biasi merita un voto alto, un 8 in pagella tondo tondo. Di seguito, diamo invece i...

Redazione Toro News

"Taibi 8: era dai tempi di Marchegiani che il Toro non aveva un portiere di questo spessore. Forte tra i pali, sicuro in uscita, comanda la retroguardia con autorità e carisma. Il grande numero uno non è quello che fa dieci parate a partita, ma una o due decisive. Come martedì sera a Cremona, come era successo contro il Bologna, il Bari e in altre occasioni. Senza quell’erroraccio col Verona, avrebbe meritato addirittura 8,5, ma per indice di rendimento resta il miglior granata in assoluto. E l’unico ad aver giocato tutte le gare, dal primo all’ultimo minuto.

"Martinelli 6,5: è partito alla grande, rivelandosi una piacevole sorpresa. Meglio in fase di impostazione che in quella di interdizione, nelle ultime giornate ha avuto una certa flessione, pur restando abbondantemente oltre la sufficienza. A Cremona si è immolato nel finale, ma la a espulsione ha permesso di portare a casa due punti in più.

"Nicola 6: si contende con Martinelli il ruolo di esterno destro. Ha alternato prove maiuscole a gare in chiaroscuro. E’ in grado di fare qualcosa di più, come dimostra il suo curriculum di mestierante esperto della serie B.

"Brevi 7,5: ha dimostrato sul campo di meritare i galloni del capitano non solo perché è il più anziano in squadra. A dispetto delle 38 primavere, ha anticipo e freschezza che mancano a gente che vanta dieci anni meno di lui. Ha girato a vuoto a Rimini e pagato qualcosa anche contro Brescia e Cremonese, ma resta il leader indiscusso della difesa. Uno da Toro.

"Doudou 7: a Bari lo dipingevano come uno svogliato, svagato, ma in granata, se si eccettua la frittatona di Avellino, ha giocato sempre su buoni livelli. Grandi mezzi fisici, buone doti tecniche, il senegalese è diventato in fretta un idolo della Maratona. E grazie alla sua intelligenza e cultura, si è fatto apprezzare anche dai giornalisti. Rivelazione.

"Ungari 6: ha iniziato in salita, con quel macroscopico errore a Bergamo. Confinato in panchina per quasi due mesi, quando De Biasi lo ha rispolverato si è fatto trovare pronto, giocando diverse gare sopra la sufficienza. Il finale della gara col Verona gli ha riservato un tiro basso da parte della sorte, ma in primavera, quando avrà recuperato dalla frattura, tornerà utile per la volata finale.

"Orfei 5: dispiace essere tanto severi, ma l’ex modenese è un giocatore fuori categoria. Col Brescia ogni volta che prendeva palla tutto lo stadio tratteneva il fiato. Non capitava neanche con Peccarisi o Fernandez, negli anni scorsi.

"Balestri 7,5: l’ex reggino è l’indiscusso padrone della corsia di sinistra. Fino all’espulsione rimediata col verona, era l’unico con Taibi ad aver giocato tutti e 90 i minuti di ogni partita. Spinge, lotta, contrasta. Qualcuno si ricorda ancora di Balzaretti?