"Un punto guadagnato più che due persi, sembra essere stata questa la condivisa opinione di tutto il mondo granata al fischio finale di Pescara-Torino: di certo Vives e compagni non erano scesi in campo puntando ad ottenere un pareggio, ma visto come l'incontro si era messo - con due espulsioni in casa granata - mantenere lo 0-0 è apparsa addirittura una sorta di impresa ed il risultato, a prescindere abbastanza deludente, può invece essere considerato a tutti gli effetti positivo. Di certo, il Torino si è reso protagonista di un evidente paradosso: in nove uomini, la formazione di Mihajlovic ha di fatto giocato meglio sotto tutti i punti di vista rispetto a quando era ad organico completo, undici contro undici.
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Paradosso Torino: in nove uomini, mostrate maggiore grinta e più qualità
L'attaggiamento / La doppia espulsione di Pescara non ha visto i granata subire il colpo, anzi: ordine e compattezza sotto gli attacchi avversari. Attitudine da ripetere anche in condizioni normali
"La grinta e la qualità ammirate nella fase finale del match, sotto di due uomini, si rivelano di fatto essere la nota più lieta della trasferta infrasettimanale: i granata hanno retto strenuamente difendendo con maggiore ordine e compattezza, ed hanno addirittura imposto a tratti il proprio gioco creando importanti occasioni e sfruttando le ripartenze a proprio favore. Di fatto, il Torino ha sfiorato il vantaggio in nove contro undici, sfiorato solamente perchè il gran tiro di Belotti si è infranto sul palo; ma gli elementi positivi sono innegabili. Di fatto, l'obiettivo di Mihajlovic e dei suoi ragazzi sembra paradossalmente essere adesso riuscire ad esprimere il proprio gioco, la grinta e la qualità esternate in doppio difetto numerico, anche in undici contro undici sfruttando la parità numerica e non dovendosi così difendere.
"Vero è che in nove è sicuramente più semplice e maggiormente stimolante compattarsi: è in condizioni normali, e contro un avversario che metterà in difficoltà come proprio la Roma ospite allo Stadio Grande Torino questa domenica, che bisogna confermare di avere il necessario carattere. Proprio la sfida ai capitolini costituirà quindi un importante primo banco di prova in questa direzione, con i granata chiamati ad esternare sin dal primo minuto - ed in condizioni di gioco "normali" - l'agonismo e la forza di gruppo messo in mostra a Pescara. Il nuovo Toro si sta lentamente costruendo, a partire anche dal piano caratteriale: paradossalmente meglio quando sotto di due uomini, i ragazzi di Mihajlovic hanno un obiettivo in più da raggiungere, che potrebbe contribuire all'attesa svolta stagionale sotto il punto di vista della convinzione nelle proprie capacità.
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