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Praet si è preso il Torino: 15 milioni non sembrano troppi per l’erede di Scifo

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Dennis Praet è il primo protagonista del 3-0 contro la Sampdoria

Beatrice Andreello

Se è così determinante senza essere al top della forma, allora è lecito chiedersi cosa combinerà Dennis Praet nel momento in cui raggiungerà la migliore condizione. Il belga ha ritrovato la maglia da titolare e il gol contro la Sampdoria ma è persino sembrato non pienamente contento, e non solo per l'esultanza contenuta nei confronti della sua ex squadra: "Devo ancora migliorare nella fisicità. Mi sono anche arrabbiato per un’occasione che ho sbagliato, posso ancora migliorare", queste le sue parole al termine del match. Il trequartista belga era solo al secondo match da titolare, dopo il mese di stop per infortunio che lo ha fermato tra settembre e ottobre, ed era anche reduce da una leggera distorsione ad una caviglia: ha recuperato grazie all'ottimo lavoro dello staff medico granata e ha dimostrato ancora una volta il suo valore.

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IL DIRITTO DI RISCATTO - Il primo gol al Torino è una sorpresa fino a un certo punto, considerando che già nelle partite precedenti aveva fatto capire il suo valore: basti pensare allo spezzone giocato a San Siro, quando una quarantina di minuti gli erano bastati per cogliere una traversa e mettere sui piedi di Sanabria la palla del potenziale pari poi sprecata. Partita dopo partita, l'ex Sampdoria sta facendo capire che i 15 milioni del diritto di riscatto da esercitare nei confronti del Leicester nel 2022 non sembrano assolutamente una cifra fuori mercato per un elemento che tra l'altro, a 27 anni, è pienamente nella maturità agonistica.

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GOL - Contro la Sampdoria, Praet ha ritrovato il gol dopo 959 giorni dall'ultima volta: l'ultima rete in Serie A risale al 2019, proprio con la maglia blucerchiata contro il Sassuolo. Nella storia del Torino è il secondo giocatore belga ad andare a segno in Serie A, dopo l'ex granata Vincenzo Scifo - il quale ha totalizzato 16 reti tra il 1991 e il 1993. A livello personale, il centrocampista belga vanta un peso specifico fondamentale che ha all'interno del gruppo: da quando è arrivato nel Toro, ha avuto la capacità di essere sempre determinante - come sostiene anche il tecnico Juric - in campo e cercato dai compagni nel gioco. Insomma, il giocatore granata è un giocatore di alto livello a tutti gli effetti, è una grande risorsa per il Torino di Juric, e ieri sera allo Stadio Olimpico Grande Torino ne è arrivata un'altra prova.

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