di Fabiola Luciani
toro
Sarà quiete dopo la tempesta?
di Fabiola Luciani
“Bohh!!” oppure “Mahh!!”, anche “uffa” sono esternazioni che potrebbero essere tutti un buon inizio...
“Bohh!!” oppure “Mahh!!”, anche “uffa” sono esternazioni che potrebbero essere tutti un buon inizio per questo mio scritto.
Tornati dall’onta della Waterloo di Marassi, la squadra ha trascorso giornate burrascose a partire dal vertice societario del lunedì con la conferma di Novellino, poi con la contestazione civile dei tifosi durante l’allenamento alla Sisport, per finire con l’inaspettato esonero di poche ore fa del mister con il ritorno dell’ex GDB. Curioso il fatto di constatare che in questo Toro la conferma e la fiducia sono l’anticamera certa dell’imminente esonero. Bohh!!
In un momento come questo la cosa più facile da fare sarebbe abbandonarsi alla stupenda “voluptas dolendi” tipica del Petrarca, figlia di sacrosante e oggettive valutazioni tecniche.
Distruggere sarebbe sin troppo facile, soprattutto perché il personaggio “onnicomprensivo” con cui si identificava nel bene e nel male il Toro di ieri, Novellino, si era consapevolmente calato nel difficile e pesante ruolo di parafulmine: quando le cose andavano nel verso giusto allora tutto ok “a denti stretti”, quando invece le cose si mettevano male, proprio in considerazione del suo carattere decisamente spigoloso e del granitico “decisionismo” tipico dei suoi atteggiamenti, ecco la deflagrazione totale.
Detto questo ritengo che bisogna sempre avere equilibrio nei giudizi, pertanto in questo “uragano” societario non vorrei che si creassero capri espiatori. Dico ciò, perché all’interno di una qualsiasi organizzazione di mezzi e uomini, i meriti e gli eventuali demeriti vanno ripartiti tra tutti i componenti. Quindi, mi pare giusto sottolineare come, allorquando i granata veleggiavano in zone di classifica meno turbolenti, inanellando una serie di otto risultati utili consecutivi, l’esclusivo merito non fosse solamente dei giocatori e, al contempo, rilevare con forza come la “colata a picco” in fatto di prestazioni e risultati registratasi nell’ultimo mese e mezzo non possa essere addebitata unicamente al ex tecnico del Fila
Eppure i sassolini nelle scarpe fanno male e vanno tolti, pertanto ritengo comprensibile giunti a questo punto porsi delle domande e cercare risposte a certi interrogativi.
Dalle terre germaniche il poeta tedesco Novalis, diceva “Anche il caso non è imperscrutabile, ha le sue regole”.
Se perdi all’ultimo con l’Empoli, se perdi più o meno nello stesso modo con il Milan, se ti ripeti in maniera ancora più rovinosa con il Genoa, se ti affanni con una squadra che era quasi retrocessa come il Cagliari e poi in mezzo le prendi anche dall’Udinese in casa, è inutile rifarsi al caso.
Se becchi dieci gol nelle ultime sei gare dopo che la difesa è il reparto nel quale hai fatto gli investimenti più massicci nella campagna acquisti non si tratterà solo di un caso.
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