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Sassuolo, la difesa è il punto debole: De Zerbi valuta il cambio modulo

L'approfondimento / Dopo un avvio di campionato con il 4-3-3 ed il passaggio al 3-5-2, il tecnico valuta ora un ritorno alle origini

Alberto Giulini

Cinquantaquattro gol subiti in trentacinque gare finora disputate in campionato: sono questi i numeri della difesa del Sassuolo. Solamente quattro squadre, cioé Parma, Empoli, Frosinone e Chievo hanno saputo fare peggio, dimostrando come il reparto arretrato sia il punto debole dei neroverdi.

CAMBIO MODULO - Per farvi fronte, nell'ultimo periodo De Zerbi ha provato a cambiare modulo, variando l'assetto difensivo. E così, dal 4-3-3 di inizio stagione, il Sassuolo è passato al 3-5-2 o 3-4-3 a seconda dell'avversario e del tipo di gara. Una scelta che ha dato solamente in parte i suoi frutti, dato che in alcune gare i neroverdi hanno continuato a subire diversi gol di troppo. Ultima volta domenica contro il Frosinone, quando i ciociari hanno inizialmente trovato il doppio vantaggio costringendo gli uomini di De Zerbi a rincorrere.

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RITORNO AL PASSATO - E dato che i frutti non sono sempre stati positivi, De Zerbi sta valutando un ritorno al 4-3-3 a partire dalla gara di domenica contro il Toro. Il tecnico sembrerebbe infatti intenzionato a puntare su Lirola e Rogerio, che da esterni di centrocampo si abbasserebbero a fare i terzini. Al centro, invece, dovrebbe toccare a Demiral e Ferrari. In questo caso, con il ritorno alla retroguardia a quattro elementi, il sacrificato sarebbe Lemos.