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Sentenza Milan, rallentamenti e poca chiarezza: l’incertezza è paradossale

Il punto / La questione, che sembrava essere vicinissima alla conclusione negli scorsi giorni, è ancora in fase di stallo. Torino e Roma restano alla finestra

Nicolò Muggianu

Sembrava tutto fatto e invece potrebbe volerci ancora qualche giorno. Permane un velo d'incertezza sulla querelle tra Milan e Uefa, che ha tenuto con il fiato sospeso i tifosi del Torino e non solo nelle ultime 48 ore. Fonti vicine all'ambiente rossonero, negli ultimi giorni, avevano fatto trapelare un cauto ottimismo riguardo al fatto che la questione potesse arrivare a breve a un punto di svolta. Invece - per il momento - dall' Uefa tutto tace, così come dal Tas. Nonostante la situazione economica del Milan sia nota da tempo. E intanto i dirigenti rossoneri Boban e Maldini hanno lasciato Milano, per partire alla volta di Madrid. Sul loro taccuino temi di mercato: un ulteriore indizio che per la sentenza ci vorrà ancora del tempo?

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INCERTEZZA - Difficile - a questo punto - dare una risposta certa e definitiva. Anche a causa delle ultime indiscrezioni circolate, che parlerebbero della necessità di ulteriori tempi tecnici da parte della Camera Giudicante dell' Uefa per poter completare tutti i passaggi dell'iter burocratico necessari per presentare la questione al TAS. Mille ipotesi, nessuna confermata al momento dagli organi giudicanti coinvolti. Con il Tribunale Arbitrale dello Sport che, intanto, nella giornata di ieri ha sostenuto regolarmente le due udienze in programma. Ma, a quanto pare, non ha ricevuto il Milan e i funzionari della Camera Giudicante.

IPOTESI - Intanto Torino e Roma aspettano, in attesa di sviluppi. Ad oggi l'epilogo più probabile resta comunque l'esclusione del Milan dalle prossime competizioni europee, con il conseguente "ripescaggio" della società granata ai preliminari di Europa League. Cambiano però le prospettive riguardo i tempi. Se fino a un paio di giorni fa sembrava che potesse essere questione di ore, la sensazione oggi è che potrebbe invece volerci ancora qualche giorno. E con sempre meno tempo a loro disposizione, Torino e Roma fremono in attesa di conoscere il proprio destino.