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Solidarietà e comprensione

La tragedia che stanotte ha sconvolto l'Emilia Romagna e la provincia di Modena in particolare - un terremoto di entità superiore a quello che colpì l'Abruzzo nel '97 - lascerà inevitabilmente il segno nel grigiore di una...

Redazione Toro News

La tragedia che stanotte ha sconvolto l'Emilia Romagna e la provincia di Modena in particolare - un terremoto di entità superiore a quello che colpì l'Abruzzo nel '97 - lascerà inevitabilmente il segno nel grigiore di una domenica 20 maggio qualunque.

Una tragedia che mette completamente a nudo il genere umano di fronte alla forza della natura, di Madre Natura, che quotidianamente l'uomo crede di poter sottomettere con superbia ai propri bisogni. E' solo in questi momenti che ci ricorda di quando possa essere fragile e terribile il destino: il terremoto di questo 20 maggio qualunque ha sfiorato il 6° della scala Richter, ha distrutto edifici, strade, cuori e famiglie. Tutta l'Italia si riunisce attorno alle persone che sono state colpite da questa catastrofe naturale - al momento ci sarebbero anche quattro morti - e chiunque, al di là di rivalità di sorta o falsi moralismi, dedicherà un pensiero, una lacrima o anche solo una parola a quella fetta d'Emilia e a chi, questa mattina del 20 maggio qualunque, non l'ha potuta o non la potrà mai rivedere.

In questi casi persino le parole potrebbero essere fuoriluogo o superflue, l'impotenza umana di fronte a tali situazioni non lascia che la sola possibilità, con un velo di timidezza ed imbarazzo, di manifestare il proprio sostegno e la propria solidarietà a chi si è trovato in quella catastrofe.

C'è però qualcuno, concedetecelo, che quella grigia domenica 20 maggio non la considera una giornata qualunque. C'è qualcuno che ha aspettato tanto in attesa di questa grigia domenica 20 maggio, che l'ha preparata nei minimi dettagli questa domanica 20 maggio.

Quel qualcuno è il popolo granata che, dopo anni di purgatorio, finalmente avrebbe rifesteggiato il ritorno nel campionato che più si addice al Torino.

Certo, amanti del calcio o meno, non ci sono attenuanti che possano scalfire - figurarsi, poi, sminuire - la portata di tale tragedia e nessuno si sognerebbe di elevare altro, di qualunque sorta, al medesimo livello di quanto successo nel Modenese.

Oggi tutt'Italia, tutte le persone, i concittadini, i tifosi di ogni credo e colore si riunisce nel dolore portato da quella catastrofe naturale.

Una piccola parte d'Italia, però, quella fettina granata che circonda il nord ovest del vecchio stivale avrà anche un orecchio teso allo stadio Olimpico di Torino, alla partita che - ironia della sorte - potrebbe regalare la promozione ai granata proprio contro il Modena, i cui giocatori evidentemente avranno la testa da tutt'altra parte.

In punta di piedi, sottovoce, si andrà però avanti. Lasciamo dunque che, nel rispetto della tragedia accaduta, qualcuno possa mantenere il significato che avrebbe voluto attribuire a quella grigia domenica 20 maggio, possa andare avanti senza dimenticare cos'è accaduto.

Lasciamo che quel qualcuno possa finalmente mettere fine a quello che, sportivamente parlando, è stato un triennio di amarezze e delusioni; pur essendo soltanto uno stupido gioco la palla rotonda è in grado di condizionare, modificare e talvolta anche stravolgere la quotidinità, l'umore e l'animo di chi la segue e insegue. C'è chi lo chiama 'tifo', chi 'passione', chi invece 'idiozia' od 'ottusità'. Ci può stare tutto, probabilmente il significa del gioco del calcio è proprio quest'ossimoro di interpretazioni.

Tuttavia, proprio perchè ci può stare tutto, concediamo al popolo granata di celebrare questa grigio domenica 20 maggio come la giornata che aspettavano...

Comprendiamoli, dunque, anzi comprendeteci.

(foto: Sky tg 24)