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Solo rabbia per Lerda

Il disappunto di Lerda, a fine gara in mixed-zone, è evidente. "Sulla punizione del gol, il fallo era di Di Cesare e non di Pratali; lo stesso Pratali avrebbe potuto fermare Brienza prima ma non l'ha fatto perché sapeva di...

Redazione Toro News

Il disappunto di Lerda, a fine gara in mixed-zone, è evidente. "Sulla punizione del gol, il fallo era di Di Cesare e non di Pratali; lo stesso Pratali avrebbe potuto fermare Brienza prima ma non l'ha fatto perché sapeva di essere ammonito, e lo era a sua volta ingiustamente; sulla punizione poi il punto di battuta è stato spostato avanti di cinque metri; come potrei sentirmi?", sbotta quasi. "Inoltre, c'era un rigore e mezzo per noi, su Pratali e sul fallo di mani di Bolzoni all'inizio".Qualcuno avanza il dubbio che le pressioni senesi sul Palazzo, esercitate in settimana, abbiano portato al risultato desiderato: "Questo non lo so -risponde Lerda- ma io ho guardato Siena-Novara, ed ho visto un arbitraggio sereno, equilibrato, su cui non c'era nulla da eccepire. Quando ho scoperto che a fine gara si era scatenato il pandemonio sul direttore di gara, sono rimasto sorpreso; poi, vedo che i media toscani per tutta la settimana parlano di torti e ingiustizie, e allora...".L'amarezza del tecnico è tanto forte da oscurare anche i motivi di soddisfazione, che pure non mancano; ma oggi bisogna farglieli notare. "Sì, ce ne sono; noi abbiamo preso una strada che è la strada giusta, la stiamo percorrendo con sicurezza e siamo contenti di quanto stiamo facendo. Oggi, il pubblico era tutto con noi perchè hanno visto tutto quello che abbiamo buttato in campo. Ma a maggior ragione -conclude- è difficile accettare la conclusione di questa partita".A Lerda torniamo poi a chiedere di Garofalo, ma si dovrà attendere: "Le sue condizioni andranno valutare, speriamo di cuore che non sia nulla di grave". E nell'associarci agli auspici del tecnico, registriamo però di aver incontrato il giocatore fuori dagli spogliatoi, e se anch'egli non si è ancora espresso è vero anche che camminava sulle proprie gambe e sembrava lontano dalla disperazione dolorosa con cui aveva reagito nell'immediatezza dell'infortunio.Il mister granata, invece, lascia lo stadio scuro in volto; la consapevolezza di aver davvero trovato la quadratura del cerchio e di aver visto un Toro vero e bello, pur con le assenze di Bianchi, D'Ambrosio etc, a caldo scompare dietro la rabbia. "Mi spiace per l'espulsione; a metà primo tempo, ho chiesto ai ragazzi in panchina ed al quarto uomo come si chiamasse il direttore di gara, talmente mi disinteresso di questioni arbitrali di norma. Infatti sono sempre rispettoso e non mi arrabbio tanto, ma oggi...".

(Foto Dreosti)