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Taibi e Pagliuca, l’esperienza tra i pali

Massimo Taibi domani compie 36 anni (auguri in anticipo) e come regalo di compleanno tra una settimana si troverà di fronte l'altro veterano della serie cadetta, Gianluca Pagliuca. L'ex numero uno della Sampdoria scudettata a dicembre...

Redazione Toro News

Massimo Taibi domani compie 36 anni (auguri in anticipo) e come regalo di compleanno tra una settimana si troverà di fronte l'altro veterano della serie cadetta, Gianluca Pagliuca. L'ex numero uno della Sampdoria scudettata a dicembre compirà 40 anni, ha preso parte a tre edizioni dei campionati del Mondo, ha vinto tutto (o quasi) in carriera, ma ha deciso di ripartire dalla serie B, di non abbandonare il Bologna dopo l'amarissima retrocessione di otto mesi fa.

La sua storia e quella di Taibi sono simili: insieme hanno collezionato 800 partite in serie A, ma oggi, vicini agli anta, sono ancora sulla breccia e vogliono riconquistare la massima categoria sul campo. Qualche settimana fa la Fiorentina aveva pensato a Pagliuca per sopperire all'infortunio di Frey, messo k.o. da Zalayeta in Coppa Italia, ma il capitano non ne ha voluto sapere di lasciare la sua Bologna. In estate il Treviso ripescato aveva cercato Taibi, ma non se ne è fatto nulla, quando è arrivata l'offerta del Toro (a mercato chiuso, se si escludevano i granata, le ripescate e poche altre) invece con l'Atalanta si è trovato l'accordo in pochi minuti.

A Bergamo l'ex portiere della Reggina era finito ai margini, con Calderoni che gli aveva soffiato il posto, al Torino Taibi ha dimostrato di essere ancora un estremo difensore di assoluto livello. Certo, non sono mancati alcuni svarioni, quello contro il Verona non ha pesato sul risultato, quelli contro Pescara e Bari sì, ma nel complesso la stagione di Taibi è stata più che positiva, specie nella prima parte. Finora è stato l'unico granata ad avere giocato tutti e 90 i minuti di tutte le 29 partite di campionato, costringendo Pagotto ad accontentarsi della panchina e Fontana della tribuna.

Per lo sprint decisivo, per le 13 finali (espressione di De Biasi) che attendono il Toro dal 24 febbraio al 27 maggio, ci sarà bisogno del Taibi che aveva impressionato in autunno e che abbiamo rivisto contro il Catanzaro. Due sole parate, ma decisive, soprattutto quella su Vanin pochi istanti dopo il vantaggio firmato da Brevi. Il grande portiere non è quello che fa dieci interventi a partita, evitando magari il cappotto alla sua squadra, ma quello che resta disoccupato 89 minuti facendosi però trovare pronto nell'unica occasione importante. Il Massimo granata e Pagliuca assieme combinano per 75 anni, ma non ne vogliono sapere di andare in pensione. Prima c'è una serie A da riconquistare. Bologna-Torino di venerdì prossimo regalerà spettacolo tra i pali. Attenti a quei due.