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Torino, ora Bremer piace anche al centro: il brasiliano sempre più una certezza

Focus / Gleison nel derby ha convinto anche da leader della difesa a tre: l’episodio del 2-2 non compromette una prestazione positiva

Gualtiero Lasala

Il Torino è uscito dal derby della Mole con un punto, grazie al pareggio ottenuto con le reti di Sanabria. Ma la squadra granata si è portata via anche delle belle indicazioni per il proseguo del campionato, sia dal punto di vista dell'atteggiamento che da quello dei singoli. Tra i migliori in campo c'è stato sicuramente Gleison Bremer, autore di una prova molto solida nonostante una piccola sbavatura.

CONFERMA - Bremer è stato scelto da Nicola per fare il difensore centrale, quando il suo ruolo più consueto è il braccetto di sinistra, nel quale aveva dato prova di essere cresciuto molto. Con le assenze di Lyanco e Nkoulou, il tecnico ha deciso di mettere il brasiliano al centro. Il risultato è stato ottimo. La sua marcatura su Ronaldo è stata più che efficace: sempre nella giusta posizione in campo, ha concesso davvero il minimo indispensabile, in particolar modo al portoghese della Juventus. L'unico piccolo neo è stato tenere in gioco Ronaldo nell'azione del 2-2, ma si parla di centimetri: di certo questo aspetto non va a ledere una prestazione di alto livello.

GIOCO AEREO - A certificare la buona partita di questo giovane difensore ci sono anche i numeri. Infatti nella partita contro la Juventus ha vinto 3 duelli aerei, mettendo in mostra la sua capacità soprattutto in area di rigore. Sempre puntuale nelle chiusure, preciso nel gioco aereo anche nelle situazioni da calcio da fermo. In più è stato protagonista di ben 12 recuperi del pallone: soltanto Buongiorno lo ha superato nel conto (13). Insomma, se Bremer fin qui non aveva mai convinto appieno in quelle poche circostanze in cui era stato provato da centrale della difesa a tre, contro la Juventus ha dimostrato di poter ricoprire egregiamente anche quel ruolo grazie a una invidiabile maturità psico-fisica raggiunta. Una maturità che fa di lui una delle migliori certezze di questo Torino.