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Torino, arriva un Cagliari lanciatissimo: è l’avversario peggiore in questo momento?

Campionato / I sardi non perdono dal 1° settembre e sono quinti in classifica. Mazzarri dovrà far affidamento sull’effetto “Grande Torino”

Andrea Calderoni

Il Cagliari sta facendo quello che in molti, ad inizio stagione, pensavano potesse fare il Torino. La formazione sarda si presenterà all’ombra della Mole domenica alle 15 forte di 14 punti in classifica e di un sorprendente quinto posto, a due sole lunghezze dal Napoli. I rossoblù viaggiano con 4 punti in più rispetto ai granata e non perdono dal 1° settembre. Da quel momento 14 punti conquistati in sei turni, contro i soli quattro dei granata nello stesso intervallo di tempo. Lontano dalla Sardegna sono reduci da tre risultati utili consecutivi, tra l’altro su campi complicati: vittorie a Parma e Napoli, pareggio a Roma.

MOMENTO OPPOSTO - Il momento di forma di Torino e Cagliari è, perciò, diametralmente opposto. I granata di Walter Mazzarri non vincono da un mese. L’ultimo successo risale al 26 settembre in rimonta contro il Milan. Inoltre, nelle ultime due uscite non hanno segnato e il digiuno perdura da 227 minuti (ultima rete di Andrea Belotti al “Tardini” di Parma sul finire del primo tempo). A rendere ancor più complicato il momento del Torino ci ha pensato la nefasta trasferta di Udine, dove è maturato il terzo k.o. consecutivo lontano dal “Grande Torino”. Per rialzare la china i granata dovranno far affidamento sul loro rendimento interno, alquanto positivo nel 2019. Nell’anno solare in corso, infatti, hanno racimolato 32 punti, perdendo soltanto due match con il Bologna e con il Lecce.

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DOPPIA FASE SARDA - Rispetto a 12 mesi or sono il Cagliari ha 5 punti in più in classifica, mentre il Torino paga uno scotto di 2 punti in meno. A rendere estremamente performante la squadra allenata da Rolando Maran in questo inizio di stagione è stata la doppia fase di gioco. I sardi, infatti, con 7 reti subite sono dietro soltanto all’Udinese per quanto concerne il rendimento difensivo, ma rispetto ai friulani centrano la porta con più costanza, tanto che hanno già realizzato 12 gol, come Roma e Fiorentina, nonostante l’assenza da inizio stagione di Leonardo Pavoletti. Per il Torino la sfida con il Cagliari sarà, perciò, molto complessa. I sardi sono in salute e sono sgombri mentalmente. I granata, invece, hanno parecchi macigni nella testa e domenica non potranno sbagliare: sarà importante verificare soprattutto l'approccio mentale dei granata. La speranza di Mazzarri è che ci possa essere una reazione d'orgoglio anche considerando che l'avversario induce a tenere alta l'asticella dell'attenzione, come i granata hanno fatto bene, davanti al proprio pubblico, col Napoli. Altrimenti, le cose si metteranno male per tutti.