gazzanet

Torino, gli allenamenti sono facoltativi: c’è chi preferisce lavorare a casa

Il punto / La ripresa degli allenamenti è cominciata su base volontaria: non tutti i giocatori del Torino hanno deciso di prendere parte alle prime sedute

Nicolò Muggianu

Ripresa degli allenamenti individuali al Filadelfia in tempi di pandemia: c'è chi dice "no". Mentre l'Italia e il Piemonte continuano a fare i conti con l'emergenza Coronavirus, la Serie A prova a dare i primi segnali di ripresa. Venerdì scorso le porte del Filadelfia si sono riaperte per la prima volta da due mesi per ospitare le sedute individuali dei giocatori granata che hanno deciso di riprendere la preparazione sul prato verde. Si parla di "decisione" dei giocatori perchè effettivamente gli allenamenti sono su base volontaria, e dunque non rientrano nell'attività professionistica retribuita, come sta succedendo in ogni società di Serie A.

RIPRESA - Nkoulou, Djidji, Lukic, De Silvestri, Rincon e Belotti. Questi sono solo alcuni dei giocatori del Torino che - tra venerdì e sabato - si sono presentati al Filadelfia per la ripresa degli allenamenti (LA GALLERY). Sono stati circa una quindicina i componenti della rosa granata che hanno risposto presente alla chiamata di Moreno Longo. Una chiamata alla quale, come detto poc'anzi, non tutti erano obbligati a rispondere "presente". Poco meno di un terzo dei giocatori del Torino, infatti, per il momento ha preferito continuare ad allenarsi a casa.

https://www.toronews.net/toro/toro-anche-bava-arriva-al-filadelfia-il-ds-riflette-sul-futuro/

A CASA - Una scelta individuale, operata da alcuni giocatori anche in base alle proprie esigenze famigliari o agli spazi e ai mezzi disponibili in casa. È il caso ad esempio di Armando Izzo, che in questi primi due giorni ha continuato ad allenarsi sul tapis roulant all'interno delle proprie mura domestiche (con tanto di immagini immortalate su Instagram), ma anche quello di altri compagni di squadra che si sono presi qualche giorno in più di tempo prima di tornare a correre al Filadelfia. C'è poi, ovviamente, il caso del contagiato da coronavirus, il cui nome non è stato pubblicato, che è obbligato a rimanere in isolamento domiciliare nella speranza di poter tornare il prima possibile. Intanto, in attesa di capire se nelle prossime settimane il gruppo di "volontari" si rimpinguerà, lo staff tecnico ha già provveduto ad affidare a tutti i calciatori programmi di lavoro simili; in modo tale da omogeneizzare il più possibile la preparazione di coloro che sono tornati al Filadelfia con quelli che per il momento lavorano da casa. Perché se la Serie A dovesse davvero ricominciare, tutti i giocatori dovranno farsi trovare pronti.

tutte le notizie di