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Torino e Bologna: due modi diversi di pensare a una fase offensiva

Verso il match / I due club schiereranno entrambi il 4-3-3, ma con delle particolarità in attacco

Raffaele Lima

"Sinisa Mihajlovic e Roberto Donadoni hanno tanto in comune dal punto di vista tattico: dal modulo schierato - il 4-3-3 - alla ricerca di giovani da rilanciare e scommesse da vincere sul campo. Il primo, come già risaputo, è solito far esplodere giovani, l'ultimo dei quali, il più famoso, Gigio Donnarumma, portiere del Milan di Castellammare di Stabia e classe '99. La sua titolarità nello scorso campionato, a dispetto dell'esperto Diego Lopez, ha stupefatto l'intero palcoscenico calcistico italiano, il quale, non ha potuto far altro che applaudire la scelta azzeccatissima del tecnico serbo, allora allenatore dei rossoneri. La stessa indole la può vantare anche Roberto Donadoni, il quale, da qualche stagione, sta puntando su dei progetti fondati su una linea verde: nello scorso campionato ha fatto esplodere Masina e ha puntato tanto su Diawara,  rispettivamente classe '94 e '97.

 Adam Masina, terzino sinistro del Bologna

"Oltre alla linea giovane seguita dai due allenatori,  anche il modulo è un fattore comune tra i due club, con una principale differenza: il Torino è solito utilizzare il tridente a piedi invertiti, con Ljajic e Iago Falque che si accentrano in area di rigore per cercare la conclusione, mentre il Bologna, usa, molto probabilmente, Krejci - mancino naturale - a sinistra, per cercare dei cross pericolosi in favore di Destro, prima punta molto pericolosa per le difese avversarie. Parte fondamentale di questi moduli è anche l'uso dei terzini in fase offensiva, i quali, in questo tipo di calcio, sono spesso parte integrante per le azioni da gol. Masina è una delle tante rivelazioni in questo ruolo, il quale è esploso proprio nella scorsa stagione, guadagnando addirittura la convocazione nella nazionale italiana Under 21.

"Altra analogia tra le due formazioni potrebbe essere l'uso delle mezzali, le quali sono fondamentali in fase offensiva a suon di inserimenti nella parte centrale del campo. Un autentico esempio può essere il gol di Baselli nella scorsa giornata contro il Milan, il quale, con uno scatto in area di rigore, ha messo un sigillo importante nel match. Un profilo simile al suo, nel Bologna, potrebbe essere quello di Nagy, giovane ungherese, con un'esperienza importante a livello continentale sulle spalle. I suoi inserimenti potrebbero essere letali alle difese avversarie, le quali, ancora, non lo conoscono abbastanza, ma presto, l'ex  Ferencvaros,  potrebbe  mostrare il suo potenziale, dimostrando di essere un giocatore dal grande futuro.