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Torino, non solo Nkoulou: così la difesa si è riscoperta vulnerabile

L’analisi / Il caso Nkoulou e l’inesperienza di Bonifazi, la sosta per Mazzarri potrebbe essere stata una toccasana

Marco De Rito

"Nella difesa del Torino qualcosa sembra non funzionare in questo inizio stagione. Le prime sfide hanno dimostrato che i granata faticano in fase d’interdizione. Tra andata e ritorno con il Wolverhampton la difesa del Toro ha subito 5 reti, anche nell’esordio di campionato con il Sassuolo i piemontesi hanno subito un gol mentre nell’ultima gara con l’Atalanta sono due le volte che i nerazzurri hanno trafitto Salvatore Sirigu, nonostante le prestazioni ottime dell’estremo difensore che con le sue parate ha dato un contributo decisivo per le due vittorie nelle prime giornate.

"IL CASO NKOULOU - A tal proposito la sosta è arrivata nel miglior momento per Walter Mazzarri che ha avuto la possibilità di rivedere alcuni meccanismi nel reparto arretrato. La base del Toro ‘mazzarriano’ l’anno scorso era proprio l’invulnerabilità della difesa che spesso è riuscita a difendere vantaggi, anche di misura. Il tecnico granata, dopo il rinforzo in attacco di Simone Verdi e un ritrovato Simone Zaza che potrebbe essere l’arma in più di questo Toro, non può permettersi di avere una difesa ballerina. È immaginabile, visto il metodo di lavoro di Mazzarri, che in questi giorni l’allenatore non stia lavorando sulle cause dei gol subiti dai granata. Una è da ritrovare nel caso che ha coinvolto Nicolas Nkoulou. Il camerunese ha chiesto di non giocare nelle scorse partite, facendo arrabbiare sia la dirigenza che lo staff tecnico. Nkoulou negli equilibri del reparto arretrato però ha dimostrato di essere un perno. Al centro della difesa l’ex Lione trasmette ordine e sicurezza, attraverso la sua esperienza e la sua personalità. Qualità che si sono viste mancare con Bremer e Djidji a guidare il reparto arretrato.

"LA CATENA DI SINISTRA - Un altro punto debole in fase d’interdizione è stata la fragilità che si è notata nella catena sinistra. Armando Izzo è, come sempre, una certezza e anche con la maglia della Nazionale italiana contro la Finlandia è stato premiato con un posto da titolare. Sulla sinistra Kevin Bonifazi ha dato ottime dimostrazioni delle sue qualità, il potenziale è evidente ma deve ancora crescere. I dettami della difesa a tre di Mazzarri deve ancora digerirli completamente. Il prossimo test per verificare il lavoro durante la sosta sarà la partita contro il Lecce. Una gara che comunque va presa con le pinze, i pugliesi nelle prime due giornate sono stati il peggior attacco della Serie A, l’unica squadra a non aver ancora siglato nemmeno una rete. Sarà comunque un primo banco di prova per oliare i meccanismi, prima del match contro la Sampdoria dove gli errori difensivi potrebbero costare caro.

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