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Torino-Lecce, due filosofie a confronto: seconda sfida tra Mazzarri e Liverani

Torino-Lecce, due filosofie a confronto: seconda sfida tra Mazzarri e Liverani

Campionato / L’attuale tecnico giallorosso nell’agosto 2013 esordì in Serie A sulla panchina del Genoa perdendo contro l’Inter di Mazzarri

Redazione Toro News

Due filosofie diverse di calcio, due modi differenti di interpretare le partite. Walter Mazzarri e Fabio Liverani si sfideranno lunedì a Torino per la seconda volta in carriera. Il primo ed unico precedente risale addirittura al 25 agosto 2013, il giorno dell’esordio di Liverani da allenatore in Serie A. L’attuale tecnico del Torino era al tempo sulla panchina dell’Inter e sconfisse 2 a 0 allo stadio “Giuseppe Meazza” di Milano il Genoa di Liverani grazie alle reti di Yuto Nagatomo e Rodrigo Palacio.

CARRIERA - Mazzarri e Liverani sono in carica rispettivamente a Torino e a Lecce più o meno dallo stesso periodo. L’allenatore toscano, infatti, sta lavorando in Piemonte dal gennaio 2018, mentre l’ex centrocampista di Lazio e di Fiorentina festeggerà a Torino la sua presenza numero 79 sulla panchina giallorossa (esordio nel settembre 2017). Entrambi vantano, inoltre, un’esperienza in Inghilterra. Mazzarri è stato manager del Watford nella stagione 2016/2017, collezionando 41 apparizioni. Liverani, invece, oltremanica ha condotto il Leyton Orient in League One (la terza serie del calcio inglese) tra il dicembre 2014 e il maggio 2015.

FILOSOFIE - I due allenatori intendono il calcio in modo diverso. Mazzarri punta sempre molto sulla forza dei propri esterni nel suo solido e ormai collaudato 3-5-2. L’equilibrio e l’organizzazione sono le principali peculiarità delle sue squadre: dalla Reggina dei miracoli al Napoli fino al Torino. Liverani, 43 anni, 15 in meno rispetto a Mazzarri, non rinuncia mai alla difesa a 4. Lo sperimentalismo dell’allenatore italo-somalo è piuttosto evidente in mezzo al campo, dove alterna l’albero di natale (mediana solida con due trequartisti dietro ad un’unica punta) e il centrocampo a rombo. Quest’ultima soluzione è stata scelta da Liverani a Milano con l’Inter con Petriccione, Tachtsidis e Majer davanti alla difesa e Falco dietro alle punte Lapadula e La Mantia. L’albero di natale con il Verona ha riproposto una mediana a 3 con Shakhov al posto di Petriccione e con due uomini, Mancosu e Falco, alle spalle di Lapadula.

Andrea Calderoni