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Torino, Maksimovic l’ultima plusvalenza di Ventura, ma che bei colpi prima…

Mosse societarie / Il club di Cairo negli anni ha messo in atto parecchie plusvalenze, anche grazie all'ausilio di Ventura

Raffaele Lima

"Se il Torino, oggi, può vantare di essere una delle poche società in Italia ad avere il bilancio economico in attivo, lo deve anche grazie alle plusvalenze effettuate in questi ultimi anni. L'ultima compiuta da Giampiero Ventura, anche se indirettamente, è stata quella di Nikola Maksimovic, il quale, dopo essere acquistato dai granata a soli 2,5 milioni di euro dalla Stella Rossa, è passato al Napoli per una cifra folle che ammonta a 25 milioni di euro più bonus. Una delle tante plusvalenze messe in atto da Cairo che ha portato tanti soldi nelle casse della società, i quali potranno essere investiti nuovamente in futuro per altri colpi di mercato, al fine di puntare sempre più in alto. Ma la cessione del serbo è stata una delle tante di questa estate, poiché, già prima erano stati ceduti anche altri due pupilli del tecnico ligure, i quali, lasciando la maglia granata, hanno portato parecchi soldi nelle tasche del Torino: il capitano Glik e Bruno Peres. Il polacco, acquistato dal Palermo nel 2011 a soli 2,35 milioni di euro, è stato ceduto all'AS Monaco per ben 11 milioni, un'ottima cifra se considerata l'età del giocatore. L'esterno difensivo brasiliano invece, era stato scoperto quando giocava ancora tra le fila del Santos, ed era stato acquistato per soli 2 milioni, ottimo investimento che ha fruttato ben altri milioni nelle casse della società: nelle scorse settimane è stato ceduto alla Roma di Spalletti con un prestito a un milione, con obbligo di riscatto a 12,5, più 1,5 milioni di bonus e percentuale sulla futura rivendita.

"Ma tornando indietro nel tempo, questa del difensore serbo, non è stata l'unica plusvalenza di Ventura: lo scorso anno già, Matteo Darmian era stato ceduto al Manchester United dei super ricchi Glazer per ben 18 milioni di euro ed era stato preso dal Palermo nel 2012 a soli 1,8 milioni. Due anni fa, invece, il colpo grosso: ceduti Ciro Immobile e Alessio Cerci, rispettivamente per 18,50 e 15 milioni di euro. Del primo, il ricavato della cessione, è stato diviso con la Juventus, detentrice dell'altra metà del cartellino, mentre del secondo, sono entrati in cassa ben 8,25 milioni di euro di plusvalenza. Nell'estate del 2013, anche Ogbonna ha contribuito a riempire le casse del Torino, portando a casa ben 15 milioni, tutti nelle tasche dei granata, poiché il giocatore di Cassino è nato e cresciuto nel vivaio del club. Tutte plusvalenze che, anche se in modo amaro, hanno arricchito del tutto il club di Cairo, contribuendo ad investimenti sempre maggiori, al fine di raggiungere la vetta di un calcio che non vede i granata protagonisti da troppo tempo.

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