"Sarà Bacca, sarà Donnarumma, sarà la fiducia generale dell'ambiente, o più probabilmente un mix di questi ed altri fattori, ma il Milan del 2016 è soltanto una lontana parente della squadra altalenante della prima parte di campionato. Nel nuovo anno i rossoneri hanno perso solamente una partita, peraltro la prima contro il Bologna in casa, inanellando di lì una serie di 8 risultati utili consecutivi, egualmente distribuiti tra vittorie e pareggi. Un ritmo da perfetta media inglese, dunque, per la squadra di Mihajlovic: situazione ben diversa da quella di inizi campionato, quando i rossoneri non riuscirono a mettere in fila più di cinque partite senza sconfitta. I granata, dalla loro, hanno già perso 4 partite, nonostante le vere asperità del calendario debbano ancora arrivare.
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Torino, occhio al Milan: dal 2016 un altro passo
I numeri / Nel nuovo anno già sedici i punti conquistati dai rossoneri. I granata, con una gara in più, sono fermi a quota 10
"La differenza tra le due squadre non l'ha scritta tanto la fase offensiva (12 gol il Milan, 10 il Torino), ma quella difensiva, con i rossoneri capaci di subire solamente 7 reti, contro le 13 del Torino. Per dare una dimensione della bontà del momento meneghino, basti pensare che Donnarumma è il secondo portiere meno battuto del 2016: solo Buffon, la cui Juventus ha concesso soltanto un gol, ha fatto meglio.
"Dietro, finalmente, Mihajlovic ha trovato quella solidità che i tifosi avevano dimenticato da anni. Dall'altra parte, c'è una retroguardia che ha subito 3 reti nelle ultime 4 partite: certo, di fronte a sé non aveva certo le massime bocche di fuoco del torneo, ma tenere inviolata la rete - pur contro Verona e Carpi - senza subire pressoché nulla è il primo, necessario tassello per dare un volto nuovo a una stagione fin qui deludente.
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