Torino-Parma

Ha il volto sereno di chi ha raggiunto un buon risultato giocando una buona gara. Simone Barone si è calato da subito nella nuova realtà con umiltà e voglia di sacrificarsi, il tutto condito da uno spirito critico che lo porta a non essere quasi mai contento di sé.

Barone, un pareggio che poteva essere ben diverso...

Sì, solitamente queste partite si perdono, anche se prima del gol di Budan avevamo fatto meglio noi. In ogni caso più del risultato contava la prestazione che è stata buona. Oggi volevamo giocare e conoscerci meglio. In fin dei conti in campo erano nuovi 9 giocatori su 11.

Quanto ci vorrà prima di vedere il vero Toro ?

Un paio di mesi credo. L'importante è non deprimersi quando le cose vanno male e non esaltarsi troppo quando girano meglio. Oggi la palla non voleva saperne di entrare, magari la prossima volta entra con mezzo tiro in porta in 90'.

E' soddisfatto della sua prestazione?

Lo sono raramente perchè sono molto critico con me stesso. Sono contento del fatto che dopo aver subito il gol non abbiamo mollato e abbiamo centrato un pareggio prezioso. Adesso l'importante sarà seguire l'allenatore e imparare a capire al meglio cosa vuole da noi.

Il gol del Parma in parte lo avete regalato voi...

Rosina è stato sfortunato: ha provato una giocata che fa parte del suo repertorio e gli è uscita male, come anche Abbruscato è stato molto sfortunato, sono cose che fanno parte del gioco. L'importante è non deprimersi troppo in questi casi.

Alla fine c'eravate lei e De Ascentis a sostegno di un attacco fatto da Lazetic, Stellone, Abbruscato e Oguro, come va l'affiatamento con il compagno di reparto ?

Bene, ma c'è ancora molto da fare. Noi dobbiamo pensare a integrarci al meglio, poi non contano il numero di attaccanti in campo ma come si gioca e il tipo di mentalità che si sfodera.

Dopo questo pareggio quali obiettivi deve porsi il Toro ?

Salvarsi tranquillamente. Questo deve essere il nostro primo pensiero. Siamo una squadra nuova per 9/11 (oggi almeno), un allenatore nuovo dobbiamo in primis imparare a conoscerci meglio, poi tutto quello che viene è preso, ricordandoci che la serie A è dura, lunga e difficile. Poi tutto quello che verrà dopo la salvezza tranquilla sarà tanto di guadagnato per tutti.