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Torino penultimo in Serie A per tiri in porta? Longo prova a rimediare

Approfondimento / La squadra granata ha un evidente problema offensivo: oltre ai pochi gol, ci sono troppi pochi tiri. E il mister prova a metterci una pezza

Gualtiero Lasala

Il Torino in questa stagione sta deludendo parecchio, sotto troppi punti di vista. Per riuscire a concludere in maniera decorosa un'annata che sta prendendo pieghe tragiche, serve risolvere alcuni dei più grossi problemi che questa squadra ha palesato soprattutto nelle ultime partite. In generale, il Toro è penultimo in Serie A per tiri nelle gare svolte, e terzultimo per conclusioni in porta. Soprattutto nelle ultime uscite, i granata hanno visto molto di rado i pali avversari, e per risolvere questo tipo di problema c'è una sola vera soluzione: far vedere la porta il più possibile agli attaccanti.

ALLENAMENTO - Proprio per questo Moreno Longo, in occasione dell'allenamento di ieri, ha proposto una sessione esclusivamente dedicata ai tiri in porta dopo la partitella classica. Una contromisura necessaria per riuscire quantomeno ad essere più incisivi quando si arriva dalle parti della porta avversaria. Prima di parlare di risultati, ovviamente, servirà del tempo: soltanto il campo sarà la reale cartina tornasole di questo lavoro cominciato da Longo.

ATTACCANTI - In particolare, l'approccio di Longo al problema è stato particolarmente diretto. Dopo la partitella, gli attaccanti Zaza, Verdi, Belotti, Millico e Berenguer (Edera era assente a causa di un infortunio che lo ha costretto a lasciare il campo anzitempo). I giocatori granata avevano due esercizi da completare di fila: il primo era passare la palla all'assistente di Longo, Migliaccio, che di seguito serviva loro la sfera, che andava poi calciata verso la porta difesa a turno da Sirigu, Ujkani e Rosati. La seconda fase di questo esercizio prevedeva un cross al centro dell'area e la conclusione al volo: se la sfera toccava terra, l'attaccante non poteva più colpirla. A turno si sono messi a crossare prima De Silvestri, poi lo stesso Millico ed infine anche Sirigu. Piccola nota di colore: dopo un paio di cross sbagliati dall'ex Primavera, il portiere sardo si è avvicinato e gli ha mostrato come fare. Un momento di insegnamento per Millico. Verso la fine dell'esercitazione si sono uniti anche alcuni centrocampisti, in particolare Meité e Lukic.

RISULTATI - I veri e propri risultati, si diceva prima, arriveranno dal campo. Ma, nello specifico, in allenamento sono stati due i giocatori che hanno reso di più sotto porta. Il primo è stato Andrea Belotti, che ha sì sbagliato, ma molto spesso ha fatto la scelta giusta battendo l'estremo difensore. Il secondo è stato Berenguer, molto preciso sia da fuori che da dentro l'area: allo spagnolo serve più confidenza, perché quando si mette d'impegno sa dove piazzare la sfera. Infine, anche Meité non ha fatto male, pur essendo arrivato alla fine: di certo l'atteggiamento è parso quello giusto, molto più simile ad un anno fa. Sperando che sia un buon presagio.