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Torino-Pisa, Mihajlovic contro Gattuso: carisma e carattere a bordocampo

Coppa Italia / I due tecnici sono dei leader delle rispettive realtà: dal campo alla panchina, senza mai cedere il passo

Nikhil Jha

"Due sergenti di ferro al comando di ambienti totalmente diversi. Sinisa Mihajlovic e la sua carica per spingere il Toro sempre più in su, Gennaro Gattuso e le sue spalle larghe per caricarsi tutto il Pisa sulle spalle e uscire insieme da una situazione che ha dell'incredibile, complice la totale assenza della società. Due pugni duri spesso contro tutto e contro tutti, a difesa del proprio gruppo e della propria squadra - e per questo anche amici, tanto che ai tempi del Milan c'erano insistite voci di corridoio che affermavano come Mihajlovic volesse con se Gattuso come vice.

"Due allenatori che hanno portato in panchina il proprio atteggiamento determinato ed ambizioso da calciatori. Anni simili e parecchi incroci di livello, quando il secondo era nel Milan, mentre il serbo si distingueva prima nella Lazio e poi nell'Inter (nel computo dei derby della Madonnina vince Ringhio, 2-0). Il palmarès fa spavento: due scudetti a testa, 4 Coppe Italia a 1 per Sinisa, 2 Champions a 1 per Ringhio, che però non può contare la Coppa delle Coppe nella bacheca del collega, anche se si rifà, e alla grande, con il titolo mondiale per club del 2007 e per nazionali del 2006. Un illustre passato, sul campo, una grande fama da leader anche dentro l'area tecnica: Mihajlovic si è costruito velocemente una carriera in rampa di lancio, arrivando presto a panchine che scottano, come quella della Serbia o del Milan l'anno scorso, passando per piazze prestigiose come Firenze. Oggi, a Torino, l'ambizione personale si mescola con quella dell'ambiente in una miscela potenzialmente esplosiva, che tiene con gli occhi incollati tutta l'Italia, alla ricerca di limiti ancora non intravisti.

"Dall'altra parte, invece, Gattuso si sta costruendo un nome fuori dal campo attraverso esperienze in realtà tutt'altro che facili, come il Palermo, con annesso presidente mangia-allenatori. Ma soprattutto come il Pisa, società allo sbando e una piazza che vede nell'ex Milan un condottiero cui fare affidamento anche quando le cose in campo non girano. Gli infortuni, le squalifiche, la rosa senza stipendio. Gattuso reagisce a tutto e tira dritto partita dopo partita, senza indietreggiare davanti a nulla. Non lo farà neanche davanti a Mihajlovic, domani, nella sfida tra due amici - tali fino agli spogliatoi, per lo meno. Sorrisi e una stretta di mano, prima del via. Ma poi sul campo, coerenti con se stessi, non si guarda in faccia nessuno.