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Torino-Roma, i dubbi di formazione: nodo in attacco e sulla fascia sinistra

Verso il match / Sinisa Mihajlovic avrà per certi versi una squadra obbligata, ma in alcune zone del campo dovrà effettuare delle scelte forse cruciali

Gualtiero Lasala

"Il Prossimo sfidante del Torino sarà la Roma di Luciano Spalletti, una delle squadre più in forma e organizzate del campionato di Serie A: i granata arrivano al match in un modo particolare, avendo ottenuto solo 2 punti nelle ultime tre partite ed essendo in cerca di risultati per risollevare la propria situazione in classifica, che sta diventando sempre più complicata. Oltre alle difficoltà oggettive che un match contro la Roma comporta, il Torino dovrà pensare anche ad alcuni fattori interni che potranno mettere ancora più alla prova la squadra allenata da Sinisa Mihajlovic: uno di questi riguarda i dubbi di formazioni che il tecnico serbo ha, in base alle considerazioni delle ultime partite.

"FASCIA SINISTRA - La prima zona di campo in cui il Torino non ha ancora la certezza di avere un giocatore inamovibile è la fascia sinistra: dopo due partite in cui ha giocato Barreca, prodotto delle giovanili granata, che è stato il primo sostituto di Cristian Molinaro, il quale si è procurato un infortunio molto grave, tanto da rompersi il crociato e dover rimanere fuori dal campo di gioco per almeno 6 mesi. Ma Antonio Barreca non è l'unica soluzione plausibile, perché anche Emiliano Moretti si è candidato a scendere in campo nello stesso ruolo, avendo dimostrato con il Pescara di essere in grado di sostenere i ritmi di gioco e di poter essere ancora un pedina cruciale nello scacchiere di Mihajlovic.

"ATTACCO - L'altra incognita granata riguarda l'attacco, che ha avuto dei grandi cambiamenti nel corso di queste ultime giornate, a causa di diversi infortuni: dal primo minuto si potrebbe rivedere Belotti, il quale potrebbe scendere in campo insieme all'ex di turno Iago Falque; insieme a loro, però, ci sono due giocatori candidati a prendersi il ruolo di attaccante esterno sinistro. Sia Lucas Boyè che Josef Martinez, infatti, sono giocatori papabili per quel ruolo, e che hanno bisogno e voglia di dimostrare di essere all'altezza del progetto di Sinisa Mihajlovic in vantaggio potrebbe esserci l'ex River, che ha dimostrato grande agonismo e dinamicità, al contrario del venezuelano che ha vissuto diversi momenti di anonimato.