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Torino, Sirigu prima croce e poi delizia: ora deve svoltare anche lui

Focus On / Il pomeriggio a due volte dell'estremo difensore granata: dopo aver subito due gol parabili, si è distinto per un colpo salva risultato sul 2-2 che deve essere uno stimolo

Gualtiero Lasala

Una vittoria sofferta, in rimonta, con tre gol segnati nel secondo tempo dopo essere stati sotto 0-2 e aver sfiorato il baratro nei primi 60 minuti. Tre punti che tolgono il Torino dalla zona retrocessione e che - soprattutto - danno fiducia e umore ad un gruppo che ne ha bisogno come dell'aria. Ma la vittoria col Sassuolo deve essere un'iniezione di fiducia anche per l'estremo difensore granata, Salvatore Sirigu, che sicuramente è stato uno dei personaggi di primo piano del mercoledì: il portiere è stato protagonista di una gara dai due volti.

"CALO - Non è una novità: questa stagione il Torino non ha avuto a disposizione il miglior Sirigu di sempre. Pochi sono stati gli interventi "alla Sirigu", tanti i gol presi soprattutto se messi in rapporto ai tiri nello specchio subiti, e anche in modo evitabile. Già contro l'Inter si erano mosse alcune critiche al portiere per il gol di Lautaro Martinez: un'ottima incornata dell'attaccante sulla quale, forse, il miglior Sirigu sarebbe arrivato. Per non parlare dei gol subiti contro il Sassuolo: la conclusione di Berardi sulla prima rete neroverde era molto centrale e, per quanto avesse la visuale disturbata da Lyanco, Sirigu è apparso goffo e poco reattivo. Anche sul secondo gol dell'attaccante, il tiro al volo di Berardi - senz'altro forte e preciso - era sul palo coperto da Sirigu e la palla è passata in mezzo alle gambe del portiere granata. Tutto questo mentre, nella porta opposta, il portiere del Sassuolo, Consigli, si distingueva con diversi buoni interventi sui tentativi dei granata di riprendere il risultato.

"RINASCITA - Ma c'è da sottolineare come Sirigu non si sia demoralizzato e, anzi, abbia di permesso al Torino di portare a casa i tre punti, riscattandosi nel secondo tempo come tutta la squadra. Anzitutto, con i suoi ancora in svantaggio, è riuscito a chiudere in qualche modo su Caputo in uscita bassa, ritardando la battuta a rete dell'attaccante e favorendo il ritorno dei compagni, con Lyanco in grado di salvare di testa. E poi immediatamente dopo il 2-2 firmato da Mandragora il Torino ha rischiato di capitolare similmente a quanto era successo contro l'Udinese a dicembre. La difesa granata ha concesso a Obiang un comodo tiro da dentro l'area di rigore: il destro del centrocampista ex Sampdoria era forte e preciso, ma l'estremo difensore si è allungato facendo una parata spettacolare, come il Sirigu che tutti conoscevano. Una clamorosa parata determinante per il risultato - poi il Torino è riuscito a vincere la partita con il 3-2 di Zaza - che deve rappresentare un'iniezione di fiducia enorme anche per Sirigu. Dopo il suo intervento tutti i difensori lo hanno abbracciato come se avesse parato un rigore: ora "Tore" deve ripartire da qui e mettersi definitivamente alle spalle quelle sbavature che non gli appartengono.