"Sfida fra sorprese. Torino-Siena si presenta così. Quelle positive vengono dalla sponda toscana, dove i tre punti dopo due giornate non erano stati probabilmente messi in preventivo in origine. Il successo maturato negli ultimi minuti contro il Chievo su due calci d’angolo deve fare riflettere, perché se è vero che molto ha fatto il portiere Sicignano sul secondo gol, è però indice della mentalità della squadra toscana. “Non mollare mai, giocare a viso aperto con chiunque facendo attenzione a mantenere l’equilibrio fra i reparti” è il credo su cui si basa il mister Beretta, capace di salvare il Parma nella scorsa stagione prima di prendersi una rivincita in casa di quel Chievo che non aveva creduto in lui alla prima esperienza in A.
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Torino-Siena, in campo le sorprese
Sfida fra sorprese. Torino-Siena si presenta così. Quelle positive vengono dalla sponda toscana, dove i tre punti dopo due giornate non erano stati probabilmente messi in preventivo in origine. Il successo maturato negli...
"Alla vigilia della partita con il Toro, il mister toscano si è detto preoccupato dalla lunga trasferta in pullmann e dal gran numero di energie spese contro la Roma, su un terreno bagnato e per aver giocato in dieci per oltre un’ora. A questo va aggiunto la squalifica di Ezio Brevi, che salterà così il derby in famiglia con il fratello Oscar contro la realtà che avrebbe potuto essere anche la sua, e le assenze di Negro e dell’ex-Cozza. Nutrita, sotto questo punto di vista, la rappresentanza di ex fra le fila del Siena, basti pensare a Vergassola, al portiere Manninger (al Toro dal 2002 al 2003), e a Codrea regista del Toro promosso nel 2005. Un altro torinese illustre è Valerio Bertotto da Gassino, a due passi dal capoluogo, per un decennio bandiera dell’Udinese che domenica scorsa ha strapazzato la Zac-band. C’è grande rispetto e considerazione fra i toscani per la squadra granata, ma questo non deve indurre in tentazione. Così come il fatto che delle tre avversarie finora incontrate questa sia forse quella più alla portata della corazzata granata. Come il Toro, anche il Siena è uscito al secondo turno di Coppa Italia per mano di una squadra di serie B, la Triestina, ma l’ambiente ha assorbito meglio il colpo.
"Solitamente i toscani si schierano con il 4-4-2, ma con il rientro di Locatelli il modulo potrebbe variare, considerata la versatilità dell’ex-udinese. Beretta non è mai stato un fanatico della zona e ha dimostrato in passato, a Parma e a Verona, di saper cambiare lo schema in caso di necessità. In attacco è rimasto Bogdani, un altro dei nomi che in estate si erano fatti per il Torino. Al suo fianco c’è quell’ Enrico Chiesa che è il bomber più prolifico fra quelli in circolazione. A centrocampo detto di Vergassola, capace di segnare 5 reti in 77 partite con la maglia granata, non bisogna sottovalutare la verve di Candela e D’Aversa. In difesa l’esperienza di Bertotto, classe ’73, si accompagna alla verve di una nidiata di giovani di belle speranze come Gastaldello e Molinaro, entrambi dell’83, bilanciate dal ventottenne centrale Portanova. Tenuto conto che l’età media della difesa del Siena è di molto inferiore a quella del Toro, almeno lì l’esperienza di Stellone, Muzzi e Fiore dovrebbe prevalere.
"Arbitrerà l’incontro Antonio Giannoccaro, classe 1971. Con lui, secondo le statistiche gentilmente fornite dall’ufficio stampa del Toro, nei 5 precedenti incontri si è sempre fatto risultato positivo: pareggiando o vincendo ma è da un anno che le strade dell’arbitro e della società granata non si incontrano. Da notare, infine, che, nell’unico match arbitrato in serie A, Giannoccaro, proveniente dalla sezione di Lecce, aveva assistito al pareggio del Siena con il Messina.
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