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Torino-Verona 2-2, Rampanti: “Granata alla continua ricerca di un’identità di gioco”

Parola al Mister / Il nostro Serino Rampanti analizza il pari contro i gialloblù: "Giocatori e allenatore hanno abbassato la guardia. Gli attaccanti granata devono aiutare di più in fase difensiva: si studino Mandzukic..."

Lorenzo Bonansea

"Per analizzare al meglio il brutto pareggio del Torino contro il Verona, abbiamo dato nuovamente "Parola al Mister" Serino Rampanti, ex allenatore e giocatore granata - attuale vice-Presidente della Fondazione Filadelfia.

"Prima di entrare nel merito della partita, volevo iniziare da una riflessione generale: osservando le altre squadre di Serie A, appare chiaro e lampante come ognuna di essa - nel bene e nel male, e al netto degli errori tecnici individuali - abbia una propria identità precisa. Esempio folgorante in questo senso è l'Atalanta di Gasperini.

""Per parlare di identità - come giustamente osservi - dobbiamo partire da altre squadre, e l'Atalanta è un esempio calzante: è vero, han venduto uomini importanti, ma l'identità è rimasta. All'aggressività, la squadra di Gasperini unisce compattezza e un certo tipo di gioco: certo, poi l'Atalanta ha un giocatore come Gomez, che può giocare in tante grandi squadre e fare sempre la differenza. Ho l'impressione che il Toro sia continuamente alla ricerca di una propria identità, che spero e mi auguro arrivi, ma ho qualche dubbio. Perché? Perché le squadre che ha affrontato il Toro sinora sono da seconda parte di classifica, e la squadra granata non ha manifestato nulla in questo senso, e ora che arrivano squadre forti non so se riuscirà a farlo con loro. Il cammino lo vedo in salita."

"Iniziamo nell'analisi di Torino-Verona 2-2. Che cosa è successo?

""La vita insegna che non si deve mai stare troppo tranquilli, bisogna stare allerta a 360° e per 90': appena si abbassa la guardia, sei vulnerabile. Sia i giocatori sia l'allenatore hanno abbassato la guardia. La troppa sicurezza ha fatto ciò, anche inconsapevolmente. Si è pensato che era già fatta, pur non avendo giocato bene. C'è stata tanta superficialità: addirittura si è arrivati all'episodio limite di Molinaro, con quel fallo di mano inconcepibile. E' tutto sintomo di superficialità, e questo non deve succedere. Non ci si rende conto a volte che due punti in più e due punti in meno sono determinanti per tante situazioni. Allegri dopo l'Atalanta ha capito che poteva rischiare peggio, e ha detto che quel punto è stato preziosissimo. Il punto del Toro - al contrario - può creare sfiducia e fomentare una situazione negativa."

"Il Toro era andato a riposo sul 2-0, pur non giocando una grande partita. 

""L'approccio iniziale è stato buono, quello della ripresa no. Negli spogliatoi evidentemente non si sono creati i presupposti giusti per creare la concentrazione massima. Questa va allertata molto di più contro le piccole squadre, e l'allenatore deve fare la differenza soprattutto in queste partite e in queste situazioni particolari."

"Molti, poi, han criticato le scelte di Mihajlovic per quanto riguarda le sostituzioni e i tempi relativi.

""Per quanto riguarda Iago Falque, io ho sempre detto su queste colonne quello che penso: se posso, lo tengo sempre in campo, perché è uno che mi dà continuità e ha i colpi per risolvere la partita. Iago se stava bene come stava, non lo si deve togliere mai. Su Niang, faccio i complimenti all'allallenatore per come lo ha sistemato in campo contro il Verona. Si è sbloccato, Miha ha fatto bene a metterlo a dargli altre indicazioni e si è visto. Certo, quando uno trova il gol e trova le condizioni per ambientarsi, secondo me non deve essere cambiato così: si è sempre detto che deve trovare condizione giocando, allora bisogna insistere anche e soprattutto quando fa bene. Per altro, condanno fermamente quei tifosi del Toro che fischiano i propri giocatori: che giochi come giochi, è un calciatore del Toro e non può essere fischiato. Non sono veri tifosi quelli che fischiano, io sto male quando sento qualcosa di questo tipo."

"Il Verona ha pareggiato in extremis, ma nel corso della partita ha creato molte situazioni pericolose.

""E' lampante che nonostante l'arrivo di Rincon - che per altro sta rendendo un po' meno di quanto mi aspetti - gira e rigira il centrocampo è formato da pochi uomini. Niang è venuto a giocare spesso e volentieri in mezzo, ma per farsi passare la palla, non per conquistarla. Iago è più bravo quando ha la palla al piede, non quando deve prenderla. Il problema in mezzo persiste perché questi uomini di qualità devono migliorare nella conquista della palla. Così si migliora la fase difensiva, e non si è ancora visto. Rincon ha portato qualcosa in più in questo, ma è solo lui: Miha dovrà trovare altre soluzioni di disposizione per sopperire a questa mancanza. I giocatori devono sapersi sacrificare e acquisire queste capacità che non sono innate nel loro modo di giocare. Si studino Mandzukic, che è un giocatore esemplare in questo senso. Solo così si può fare davvero il salto di qualità. Allora non avrei dubbi nell'Europa, così invece..."

"Per quanto riguarda i singoli in difesa, nonostante i due gol subiti, le prestazioni di N'Koulou e Lyanco sono state più che sufficienti.

""Io non sono molto d'accordo con i vostri voti. Su N'Koulou sono d'accordo, è lineare e continuo. Lyanco è sicuramente un bel giocatore, ma si guarda un po' troppo allo specchio: non è ancora essenziale nelle giocate, ha ecceduto a volte a voler fare la giocata. E questo può portare dei problemi. Lui non è ancora maturo al 100% per prendere il posto di Moretti, secondo me. Miha fa bene a tastare il giovane, ma Lyanco dovrà studiare bene N'Koulou e Moretti e allora potrà diventare un grande giocatore, ha tutto per diventarlo. A volte vuole strafare, il difensore forte è quello più essenziale."

"Belotti ha subito un infortunio al ginocchio che lo costringerà fuori dal campo per almeno un mese: secondo te andava cambiato già nel primo tempo?

""No, io sto con Miha in questa scelta su Belotti: il giocatore si è preso la responsabilità di dire "ce la faccio", e un giocatore importante così se dice che ce la fa va in campo. Punto. Non è assolutamente colpa di Mihajlovic. Belotti è un giocatore importante, motivato, che vede che gli altri attaccanti sono già in alto nella classifica marcatori, e lui ha voglia di giocare e segnare quindi è stato giusto assecondarlo. Si sbaglia ad incolpare Mihajlovic in questo caso. Per quanto riguarda l'infortunio, se si è fortunati (leggendo il referto medico) secondo me può rientrare anche prima: non ho visto il ginocchio fare un movimento così accentuato. Speriamo possa recuperare al meglio il prima possibile. Un mesetto e potrebbe farcela, i medici ne sanno sicuramente di più."

"Ora la pausa e poi la sfida col Crotone, una partita a questo punto già (quasi) fondamentale.

""A Crotone non è facile, un ambiente caldo e difficile. Il Toro arriva da una partita che ha lasciato sicuramente scorie negative: starà allo staff far dimenticare questa parentesi e far compattare il gruppo. Poi verrà recuperato qualche infortunato e squalificato, ma là si dovrà avere un giusto approccio perché è molto difficile e delicato il momento granata."