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Torino, Zaza non scaccia i dubbi: fa un passo avanti e uno indietro

Focus On / L'attaccante, con soli due gol messi a segno sino ad ora, sta deludendo le attese. Dieci partite per raddrizzare il bilancio della sua stagione

Marco De Rito

"Dopo 28 giornate Simone Zaza è ancora un dilemma. L'attaccante lucano continua a non avere continuità di prestazioni. Arrivato nella fase finale di mercato, è stato atteso nelle prime giornate affinché s'ambientasse ma , tra alti e bassi, il bilancio parziale della stagione non può essere positivo. Dopo il suo ingresso con gol nell'ultima partita con il Chievo, l'impressione era quella di un suo imminente riscatto e sembrava potesse davvero dare un aiuto alla squadra nel rush-finale per l'Europa. Mazzarri così gli ha dato fiducia nelle ultime due gare con l'obiettivo di dare profondità al Toro, eppure l'ex Valencia e Sassuolo non è riuscito ad essere incisivo. Se a Frosinone aveva giocato una gara a due volti (opaco nel primo tempo, utile nel secondo), nell'ultima uscita sono tornati i problemi.

"DELUDENTE - Con il Bologna è stato invisibile nel primo tempo, si è visto per la prima volta al 48′ della ripresa con una conclusione da distanza siderale, che Skorupski ha parato senza troppe difficoltà. Nel primo tempo, inoltre, su di lui c'era un sospetto fallo da rigore. Troppo poco: un'altra chance sprecata dal centravanti che non è mai riuscito ad emergere in questo campionato. Due soli gol messi a segno sino ad ora, entrambi contro il Chievo Verona. In ambe le gare con i veneti è entrato a partita in corso e ha dato una scossa alla squadra. Ma queste partite sono state solamente due casi isolati. Zaza non ha saputo dare continuità alle sue prestazioni nonostante di occasioni tutto sommato ne stia avendo.

"MAZZARRI SPERA NEL RISCATTO - Due reti sono poche, le aspettative al suo arrivo erano decisamente diverse. Non ha mai avuto il posto da titolare garantito, ma anche lui non ha fatto molto per meritarselo. Adesso tocca a lui cercare di dare il massimo in questo finale di stagione per raddrizzare il bilancio finale. Sicuramente avrà altre occasioni di scendere in campo, nonostante la concorrenza di Belotti e Falque. Il tridente, in avanti, comunque risulta una soluzione spesso utilizzata da Mazzarri in situazione d'impasse e, in alcune gare come con Chievo e Frosinone, ha portato anche buoni risultati. Adesso però tocca al classe 1991 riuscire a ritagliarsi nuovamente uno spazio e cercare di essere decisivo nel finale di campionato ,per aiutare la squadra a raggiugnere l'obiettivo Europa League.