gazzanet

Torino, bisogna migliorare l’approccio alle partite

Verona-Torino 2-2 / Ancora un avvio lento e impacciato dei granata, poi un’altra ottima reazione

Redazione Toro News

"Nella sfida giocata ieri a Verona, si è potuto assistere ad un copione già ben noto: avvio lento da parte del Torino, che lascia il pallino del gioco in mano agli avversari e reagisce, cominciando a giocare un gran bel calcio solamente quando subiscono gol. Un atteggiamento decisamente pericoloso, anche considerando che il livello degli avversari durante la stagione andrà inevitabilmente a crescere.

"Anche al Bentegodi dunque, posti tutti i problemi di formazione che hanno visto anche giocatori sacrificarsi in ruoli a loro non avvezzi, si è visto un Torino lento, macchinoso, poco convincente nei primi 45 minuti. Appena cominciata la ripresa, il penalty decisamente discutibile decretato da Irrati - ed il conseguente vantaggio gialloblu - hanno come sempre svegliato i ragazzi di Ventura, che hanno iniziato a produrre buon gioco ed infine hanno acciuffato il pareggio con il solito Baselli. Ancor più degna di nota la reazione sul 2-1: in meno di un minuto dal colpo di testa vincente di Juanito Gomez, il Toro fa 2-2 con un piazzato di Acquah da fuori area.

Il gol di Quagliarella manca ormai da 3 mesi

"La rete del ghanese arriva a poco più di un quarto d’ora dalla fine, e in questi minuti il Torino ha più volte avuto la possibilità di portarsi in vantaggio e ribaltare un’altra partita, ma questa volta l’impresa non riesce. Il punto conquistato a Verona può andare bene, anche considerando come si era messa la partita e le iniziali defezioni a cui si è aggiunta quella dello sfortunato Avelar, ma l’atteggiamento è rivedibile.

"I granata non sono ancora passati in vantaggio per primi nemmeno una volta in stagione, si sono invece sempre trovati a dover recuperare: dopo l’autogol di Ichazo e le reti di Soddimo e Marcos Alonso, ieri è toccato a Toni e Gomez vedersi rimontare. Dati che evidenziano comunque un grande atteggiamento ed una grande forza mentale, compattezza del gruppo, fiducia nelle proprie possibilità, ma anche una tendenza a dover subire uno “schiaffo” prima di svegliarsi e reagire, giocando da Toro.

"Il gruppo è solito e, quando si scuote, gioca sempre alla grande; ora Ventura dovrà lavorare sull'approccio alle partite. Il prossimo passo verso la definitiva maturazione è proprio questo: non essere costretti a dover sempre reagire.

Federico Bosio