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Toro, il 2019 è l’anno del “tengo tutti”: a posteriori, la strategia non ha pagato

Focus on / La strategia di mercato non è stata ideale, soprattutto a causa degli acquisti tardivi

Silvio Luciani

"Il 2019 è stato anche un anno di stravolgimenti in casa Toro, soprattutto societari: la rottura con Petrachi con conseguente promozione di Bava ha pesato anche sui tempi del calciomercato estivo. Dopo aver puntato a gennaio su pochi uomini ma fidati (la rosa corta richiesta da Mazzarri), in estate Cairo ha deciso di confermare tutti gli effettivi, senza cessioni eccellenti e con pochi acquisti ma mirati.

"VALUTAZIONI - Mirati sì, e anche costosi, ma tardivi. Laxalt è arrivato il 31 agosto e il contratto di Verdi è stato depositato nell'ultimo minuto disponibile. A posteriori possiamo dire che la strategia adottata dal ds Bava e dal Presidente Cairo non sia stata produttiva quanto ci si aspettasse. Giusto puntare sul nocciolo duro di una squadra che tanto aveva stupito nell'ultimo campionato, sbagliato non calcolare la mancanza di motivazioni (Nkoulou docet) e soprattutto pensare che quel gruppo da solo fosse sufficiente per tentare un ulteriore salto di qualità.

""NO!" - Cairo ha spesso ribadito di aver detto ben 9 "no" alle offerte per i suoi calciatori, ma vendere sostituendo adeguatamente i giocatori ceduti non è sempre improduttivo. Lo ha dimostrato l'Atalanta, che negli ultimi anni ha rimpiazzato con successo tutti i big ceduti e anche il Cagliari di quest'anno con la cessione di Barella e gli arrivi di Simeone, Nandez, Nainggolan. Chissà se Cairo, guardando i risultati, si starà pentendo delle sue scelte.