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Toro, il diktat di Mazzarri: sotto porta non si può più sbagliare

Retroscena / Il colloquio al Filadelfia con la rosa al completo: con il Bologna hanno pesato troppo gli errori sottoporta

Gianluca Sartori

Come previsto, una volta tornati tutti i giocatori impegnati con le Nazionali, Walter Mazzarri ha fatto partire i colloqui, mirati, individuali e di gruppo. La lente d'ingrandimento è finita ovviamente sulla partita contro il Bologna, la grande occasione persa dai granata, partita che va riscattata con gli interessi domenica in casa della Fiorentina. Tanti i punti toccati dallo staff tecnico. Ovvio ed evidente che la difesa non abbia retto come al solito, con troppi errori in marcatura su Palacio. Lapalissiano, poi, che la squadra non abbia avuto il solito equilibrio, anche per aver sbagliato in alcune occasioni il tempo del pressing. Ovviamente la tenuta mentale non è stata la stessa per tutti i novanta minuti. Ma sono stati difetti di una serata singola, il Torino aveva dimostrato di avere assimilato cosa fare per quanto riguarda quei temi. Ciò che ha preoccupato maggiormente è l'ennesima dimostrazione di sterilità sottoporta degli attaccanti.

LAVORO IN ALLENAMENTO - Sì, perchè Skorupski ha fatto due-tre grandi parate, ma comunque sono stati 16 i tiri in porta dei granata, contro gli 8 del Bologna. Non è stata una prestazione totalmente da buttare nel cestino, quella di due sabati fa. Quindi sarebbe bastato concretizzare un'occasione (viene in mente ad esempio quella di Belotti quando si era sull'1-0) e la partita sarebbe girata a favore del Torino. La contromisura? Raddoppiare il focus sulla finalizzazione negli allenamenti. Schemi e cross per esercitare Belotti, Zaza, Falque ma non solo. Chiaro che in partita ci sono difensori che marcano e c'è un altro tipo di pressione, ma il lavoro in allenamento conta. Anche perchè siamo entrati ormai nel vivo del campionato: quando le partite possono essere "ammazzate", va fatto nel migliore dei modi, ora che i punti valgono triplo.

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