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Toro, il primo Miha già meglio dell’ultimo Ventura. Ma non ci si può fermare qui

VERONA, ITALY - APRIL 23:  Torino FC manager Sinisa Mihajlovic gestures during the Serie A match between AC ChievoVerona and FC Torino at Stadio Marc'Antonio Bentegodi on April 23, 2017 in Verona, Italy.  (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Approfondimento / A cinque partite dal termine del torneo il tecnico serbo ha già superato i punti fatti l'anno scorso dall'attuale CT azzurro. Ma quella fu una stagione deludente...

Nicolò Muggianu

Il risultato ottenuto non è di quelli esaltanti, ma Mihajlovic ha già fatto meglio dell'ultimo Ventura. Il tecnico serbo infatti, vincendo ieri pomeriggio contro il Chievo, ha portato il suo bottino stagionale a 48 punti superando - a cinque giornate dalla fine - quanto fatto dall'attuale CT azzurro nell'ultimo campionato in granata. E' vero, l'anno scorso fu molto deludente per il Torino che - alla fine dei giochi - si ritrovò appena al dodicesimo posto con soli 45 punti in 38 gare e dietro a squadre come Chievo, Empoli e Genoa. E'altrettanto vero però che da quel giorno il Toro ha subito una vera e propria rivoluzione: il cambio di tecnico, gli addii pesanti di Glik, Maksimovic, Immobile e Bruno Peres avrebbero potuto pesare come un macigno sulla testa di chi avrebbe preso in mano le redini della squadra. Mihajlovic, al contrario, ha avuto il merito di farsi trovare pronto valorizzando il potenziale dei giocatori presenti e scegliendo alcuni uomini giusti durante il mercato estivo. Tale risultato però non può soddisfare appieno tecnico, dirigenza e tifosi che puntano ora  - da qui alla fine del torneo - ad un altro tipo di record: i 57 punti che valsero l'Europa nel campionato 2013-2014 e il record dell'era Cairo.

Le differenze con il Toro di Ventura ci sono anche dal punto di vista realizzativo: l'anno scorso furono 52 i gol realizzati dai granata a fine anno mentre Mihajlovic può vantarne già 63. Allo stesso modo però la squadra con sede in via Arcivescovado ha fatto peggio in difesa: 54 gol subiti a 5 giornate dal termine contro i 55 dell'ultimo corso a campionato già concluso. Quello ottenuto nell'ultimo match dunque è solo un piccolo tassello inserito in un mosaico di crescita molto più grande che il Toro sta cercando di costruire passo dopo passo tramite la programmazione. Per dirsi soddisfatti però i granata dovrebbero migliorare i propri risultati migliori e non - come in questo caso - annate piuttosto deludenti in cui i mal di pancia di alcuni giocatori fondamentali avevano fortemente influenzato l'andamento dell'intera squadra. Il Torino non deve dunque accontentarsi e se da qui a fine campionato c'è ancora tempo per provare a battere il record di 57 punti dell'annata 2013-2014, ci deve essere la consapevolezza - viste le potenzialità - di potersi ulteriormente migliorare l'anno prossimo; con la speranza di non ritrovarsi davanti all'ennesima rivoluzione...