Quarantanove punti conquistati in trentuno gare disputate: al momento la stagione in corso si sta rivelando la migliore dell’era Cairo. A sette giornate dal termine il Toro non aveva mai raccolto così tanti punti sotto la guida dell’attuale presidente ma, soprattutto, non era ancora in corsa per un piazzamento in Champions League.
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Toro, è la miglior stagione dell’era Cairo: il confronto con i precedenti
L'approfondimento / Sotto la guida del presidente alessandrino i granata non avevano mai conquistato 49 punti dopo 31 giornate. E quella stagione con Ventura...
VISTA CHAMPIONS - Già, perché a sette gare dal termine del campionato il Toro è ancora in piena lotta per un piazzamento europeo. Ma non soltanto per quell’Europa League che è obiettivo stagionale: i granata sono infatti a tre lunghezze da quel quarto posto che garantirebbe l’accesso ai gironi di Champions. Un traguardo certamente difficile da raggiungere, ma ancora a tiro per i granata che avranno inoltre l’occasione di disputare tra le mura amiche sue scontri diretti contro Milan e Lazio. Forte di una difesa di grandissimo livello, la quarta migliore d’Italia e dodicesima d’Europa, la squadra di Mazzarri sta infatti disputando una grande stagione ed è pronta a giocarsi tutto in queste ultime sette giornate di campionato.
http://www.toronews.net/toro/torino-dodicesima-difesa-deuropa-meglio-di-tottenham-e-real/
IL CONFRONTO - Come detto in precedenza l’attuale stagione si sta rivelando la migliore della presidenza Cairo. Un anno fa, ad esempio, dopo trentuno giornate il Toro aveva solamente quarantacinque punti: quattro in meno di quest’anno, per una squadra che chiuse poi a 54. Ne aveva solo quarantaquattro la squadra allenata da Mihajlovic, che a fine stagione si piazzò nona con 53 punti. Aveva appena quarantadue punti il Toro di Cerci e Immobile sotto la guida di Giampiero Ventura, che chiuse la stagione in Europa League con cinquantasette punti. Quello resta finora il miglior risultato dell’era Cairo: un traguardo superabile con la conquista di otto punti nelle prossime sette gare. Uno sprint finale che permetterebbe, oltre a migliorare le statistiche, anche di centrare un piazzamento europeo. Perché, in fin dei conti, l’obiettivo deve essere proprio quello.
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