"Come all'andata". E' questo il "mantra" che i giocatori del Torino dovrebbero ripetersi prima di scendere in campo all'Olimpico di Roma nel match in programma domenica alle 18.00 contro la squadra di Spalletti. Proprio in quell'occasione, così come nelle altre vittorie "celebri" conquistate dai granata quest'anno, la forza dei ragazzi di Mihajlovic fu quella di non snaturare la propria identità avendo il coraggio di attaccare dal primo minuto una squadra, sulla carta, più attrezzata. Il risultato fu un roboante 3-1 a favore del Toro che però poteva contare sul fattore-campo.
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Toro, per vincere a Roma serve spregiudicatezza
Verso il match / I granata, ospiti dei giallorossi nel prossimo match, dovranno sfoderare tutte le loro armi migliori per portare a casa un risultato positivo
E' vero, quella di domani sera sarà una partita molto diversa per parecchi aspetti ma la formula vincente rimane la stessa. La Roma infatti, come dimostrato nell'ultima gara di Europa League vinta per 0-4 in casa del "sottomarino giallo" Villareal - è una squadra che se viene fatta giocare secondo gli automatismi che la caratterizzano diventa, almeno a tratti, incontenibile. In questo senso il Torino dovrà essere abile, tramite un pressing alto e asfissiante, a interrompere il fraseggio dei giallorossi costringendoli ad azioni non ben congegniate alla perfezione per poi ripartire e ferire in contropiede.
La difesa granata - viste le assenze di Castan, Carlao e Rossettini- sarà piuttosto rimaneggiata e toccherà, probabilmente, ancora una volta a Moretti e Ajeti ricoprire il ruolo di centrali difensivi così come accaduto contro il Pescara. Ecco allora che sarà fondamentale, in questo senso, la fase difensiva dell'intera squadra che dovrà sacrificarsi per limitare quello che, ad oggi, è il secondo miglior attacco di Serie A. Anche il Torino però, dal punto offensivo, ha dimostrato di poter dire la sua. La fase difensiva complessiva perciò non dovrà essere intesa come "barricamento" negli ultimi trenta metri difensivi in quanto, alla lunga, le doti tecniche della Roma avrebbero la meglio; ma piuttosto come una spregiudicatezza e una spiccata propensione al sacrificio nell'andare a pressare i giallorossi nella propria metà campo là dove il gioco ha inizio.
La "formula vincente" è già stata scritta all'andata, ora starà al Toro e a Mihajlovic rispolverarla con interpreti diversi e riadattarla anche a una partita in trasferta lontano dal Grande Torino. La lontananza dalle mura amiche, così come accaduto durante il corso della stagione, potrebbe farsi sentire ma i granata dovranno trovare, per svoltare, maggiori motivazioni dei giallorossi. Gli ingredienti per ripetersi ci sono e la svolta potrebbe arrivare dall'interpretazione tattica del match. Un Torino volto all'attacco potrebbe essere la giusta soluzione senza dimenticare che, domani più che mai, la prima difesa dovrà essere l'attacco...
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