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ToroPreview, benvenuto 2022: “Cosa vi aspettate dai granata nel nuovo anno?”

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Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro

Redazione Toro News

Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Luca Bonello, Federico De Milano e Gualtiero Lasala.

Si chiude un 2021 iniziato malissimo ma che ha riservato segnali di ripresa nel nuovo campionato. Il peggio è definitivamente alle spalle?

Bonello - Sembrerebbe di sì, che il peggio sia alle spalle. Ma quando c'è di mezzo il Toro, niente si può dare mai per certo. I fatti però dicono che si sta procedendo spediti nel processo di crescita e ciò non può che far sperare in bene per il futuro.

De Milano - Le prospettive sono molto interessanti. Juric è riuscito a dare una grande svolta alla squadra e io sono molto fiducioso. Adesso il mercato di gennaio sarà molto interessante e potrà indicare la strada per il prossimo futuro.

Lasala - C'è ancora molto lavoro da fare. Juric ha cominciato un percorso che può essere particolarmente positivo per il Torino, che arriva da due stagioni disastrate. Come ho sempre detto, bisogna lasciare che il tecnico lavori con calma per ricostruire le fondamenta di una squadra che si era persa. Il peggio è alle spalle, ma per non incappare più in problematiche simile, bisognerà lavorare quotidianamente.

Che cosa vi aspettate dal girone di ritorno?

Bonello- Mi aspetto un Toro come minimo capace di ripetere la stessa media punti dell'andata e di conquistare alcune posizioni in classifica, ma soprattutto mi aspetto un colpaccio con una Big. Le aspettative da parte mia sono alte: questo Toro, per come è strutturato, non si può accontentare di un insignificante 11° posto.

De Milano - Riuscire a mantenere la stessa media punti del girone d’andata secondo me sarebbe un buon traguardo. Anche se non sarà semplice perché molte delle big della Serie A verranno a giocare al Grande Torino. Rimango fiducioso però perché questa squadra può far bene nella seconda metà di campionato.

Lasala - A dire la verità, dal girone di ritorno mi aspetto delle risposte. Il Toro di Juric ha fatto intravedere di avere un grande potenziale, avendo messo in difficoltà pressoché tutti gli avversari che ha sfidato. Nella seconda parte di stagione mi auguro che comincino ad arrivare punti pesanti contro alcune Big, per togliersi qualche soddisfazione e che si tenga costantemente la parte sinistra della classifica. Con questo spirito, il Toro può concludere il campionato in maniera tranquilla e, vista la classifica assai corta, regalarsi magari qualche sogno.

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Il 2022 sarà l'anno dell'addio di Belotti o vi aspettate un colpo di scena?

Bonello - Nel calcio nulla si può affermare con certezza sino a che non accade, ma tutto fa presupporre che il Gallo andrà via. Dispiacerà vederlo in campo con un'altra maglia oltre a quella granata nella prossima stagione, ma, mai come ora, la squadra ha dimostrato di poter fare a meno di lui.

De Milano - No, non mi aspetto colpi di scena. A gennaio secondo me rimarrà al Toro ma invece a giugno andrà via a parametro zero. La squadra comunque in questo girone d’andata ha dimostrato di poter sopperire alla sua assenza. Anche se andrà comunque sostituito degnamente in estate, per aumentare il potenziale d’attacco.

Lasala - Ho sottolineato in più di un'occasione che non ho apprezzato le dichiarazioni di Cairo. Dal mio punto di vista i "panni sporchi" si lavano in famiglia. In ogni caso credo che il Gallo abbia ormai scelto di andare via. E la scelta è anche condivisibile: al Toro ha dato tanto, ora può puntare qualche nuovo obiettivo. Il fatto che lasci i granata senza prezzo di trasferimento è solo una nota amara alla conclusione di un percorso splendido del capitano del Torino.

Con Juric la squadra ha cambiato rotta rispetto al recente passato: entro la fine del 2022 torneremo finalmente a vedere un Toro in corsa per l'Europa?

Bonello - In questa stagione, rientrare nel gruppo di squadre che lottano per l'Europa è praticamente impossibile: 7 punti di distanza e così tante squadre coinvolte sono ostacoli purtroppo troppo grandi per un Toro che non riesce a fare mai quello step decisivo per poter competere con quest'ultime. Per il 22/23 credo invece che si possa davvero lottare per un posto tra le prime sette, ma tutto dipenderà dal lavoro di Juric (che si spera continui a migliorare la squadra), e dal mercato, perché, con ogni probabilità il prossimo giugno, tra prestiti ed addii, mezza squadra sarà da ricostruire.

De Milano - Difficile che possa accadere già in questo anno, ci vorrà più tempo secondo me. Comunque nel giro di un paio di stagioni se verranno mantenute le aspettative e ci sarà una crescita di squadra questo obiettivo sarà possibile. Poi in Italia c’è il problema che in Europa vanno sempre le solite 7 squadre quindi spodestarle non sarà semplice.

Lasala - Tendo a dire di sì, ma non quest'anno. In questa stagione c'è una discrepanza molto ampia tra le prime 7 squadre e le altre concorrenti. Il Torino, in più, è in una annata di costruzione, nella quale si gettano le basi per un progetto molto lungo, come ha dichiarato il tecnico Juric fin dall'inizio. Penso che il Toro quest'anno resterà fuori dalla corsa europea. Soltanto con un girone di ritorno super si potrebbe pensare all'Europa. Mai dire mai, potrei aggiungere. Anche perché sognare non costa nulla.