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ToroPreview, verso Torino-Atalanta: “Le vecchie scorie si faranno sentire?”

Ritiro Santa Cristina 2021 Ivan Juric Torino

Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro

Redazione Toro News

Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Luca Bonello, Andrea Calderoni e Gualtiero Lasala.

Ci siamo, Torino-Atalanta aprirà il nuovo campionato dei granata. Il mercato è aperto e dovrebbe regalare ancora qualcosa a Juric, ma ad oggi dove vedete il Toro nella griglia di partenza?

Bonello - Giusto al di sopra delle tre neopromosse, dell'Udinese e dello Spezia. Al momento il Torino non può che lottare per la salvezza, anche se con i giusti innesti di mercato può decisamente ambire a traguardi superiori. Devono però arrivare quegli innesti, specialmente il trequartista: serve qualcuno che si faccia dare la palla e crei qualcosa là davanti. Se poi dovesse anche arrivare Pobega, una mediana con lui e Mandragora aumenterebbe di certo il tasso qualitativo e quantitativo del reparto. In sostanza, ad oggi il Toro lotta per non retrocedere, ma con 2 acquisti mirati potrebbe davvero pensare a traguardi di altro tipo.

Calderoni - Il Torino, lo ha detto anche Ivan Juric, al momento è un cantiere aperto. Purtroppo, il repulisti necessario non è stato portato a termine, se non in minima parte (Sirigu, Nkoulou e Meité). Ci sono ancora troppi giocatori non più funzionali al Torino nella rosa attuale. Dovevano essere spediti in altri lidi, tanto ormai, poco o tanto, la loro spesa è stata ammortizzata (caso eccezionale è Verdi con i suoi 25 milioni), invece sono ancora al loro posto e difficilmente saluteranno la Mole. Nello stesso tempo servono dei rinforzi, soprattutto sulla trequarti e in mediana per non rischiare di inventarsi nuovamente i giocatori in ruoli non loro (Rincon play con Giampaolo per intenderci). A mercato chiuso si potrà dire dove potrà piazzarsi il Torino. Penso che ad oggi dovrebbe lottare per i fatidici 40 punti.

Lasala - Sinceramente, vedo il Toro in piena corsa salvezza. È vero, ai granata manca ancora qualcosa dal mercato, ma per come si è evoluta la situazione in due mesi, non penso arriveranno colpi da capogiro in grado di stravolgere la natura di questa squadra. Dunque sì, questo per me è un Torino che dovrà lavorare molto per arrivare ai 40 punti. Spero vivamente che il lavoro di Juric paghi, soprattutto dal punto di vista psicologico, per raggiungere la quota salvezza il prima possibile. Questa stagione comincia come 9 anni fa: prima si raggiunge la salvezza, poi si pensa ad altri eventuali traguardi.

 

I granata sono un cantiere aperto, i bergamaschi dovranno fare i conti con numerose assenze pesanti. Che partita vi aspettate?

Bonello - Mi aspetto una gara difensiva da parte del Torino, perché l'avversario è superiore, per la paura di subire altre batoste e perché al momento i granata fanno una difficoltà immensa a gestire la fase di possesso palla. Mentre per quel che riguarda l'Atalanta, le assenze non sono un problema: la rosa è talmente ampia e di qualità che può sopperire a queste emergenze. Difatti mi aspetto una partita aggressiva e arrembante da parte dei bergamaschi. Il Toro dovrà dal canto suo essere bravo a contenere e a cercare qualche ripartenza, sfruttando gli spazi che la difesa avversaria concede.

Calderoni - Non penso che il Torino parta sconfitto. I problemi in casa granata sono ancora evidenti, ma a inizio campionato le partite sono di norma più imprevedibili. L'Atalanta avrà un 11 da leccarsi i baffi nonostante le assenze, ma alla lunga potrebbe pagare avendo pochissime alternative. Il Torino, però, per sperare di fermare la Dea dovrà essere 10 volte più brillante rispetto che con la Cremonese, dove ci sono stati troppi errori tecnici e anche di posizionamento tattico (Lukic e Linetty non hanno minimamente trovato la posizione).

Lasala - Mi aspetto la consueta partita di fine agosto. Ci saranno due squadre non esattamente esplosive, che nel giro di 55/60 minuti cominceranno a patire la stanchezza e il caldo. Entrambe le squadre non sono al meglio, ma ovviamente il favore del pronostico rimane per la formazione di Gasperini, che ha dato vita ad una realtà ben consolidata, indipendentemente dagli uomini che ci sono in campo. Per i granata sarà un po' una gara in difesa, cercando di strappare un punto ad una delle squadre più forti del nostro campionato.

 TURIN, ITALY - JANUARY 25: Luis Muriel (R) of Atalanta BC celebrates a goal with team mates during the Serie A match between Torino FC and Atalanta BC at Stadio Olimpico di Torino on January 25, 2020 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Pensi all’Atalanta e tornano subito in mente gli undici gol subiti negli ultimi due precedenti casalinghi. Le vecchie scorie torneranno a farsi sentire anche questa sera?

Bonello - Sicuramente. In particolar modo a coloro che erano al Toro già ai tempi di quel famoso 0-7. Su questo aspetto dovrà essere bravo Juric a motivare i propri ragazzi: la voglia di riscatto deve essere uno dei punti di forza del Toro di questa sera.

Calderoni - Può darsi, ma tante altre squadre negli anni hanno incassato parecchie reti dall'Atalanta. Secondo me, il vero problema non è questo. Il Torino è chiamato per il secondo anno di fila a cambiare fisionomia di gioco. Giampaolo ha richiesto delle cose, Juric altre. Sono allenatori, d'altronde, molto diversi e il loro calcio lo testimonia. Però, la rosa del Torino di oggi non è adatta nè a Giampaolo nè a Juric, ma è ancora di Mazzarri. Solo se si completerà la rosa e il Torino diventerà veramente quello di Juric, si potranno eliminare le scorie delle ultime due stagioni, anche a livello mentale perché si affronterebbero le gare in modo diverso.

Lasala - Io suppongo che la fragilità del Toro, dal punto di vista mentale, sia nata proprio nello 0-7 subito l'anno scorso contro l'Atalanta. Non è un modo per incolpare gli orobici, ma è inevitabile che nella testa dei giocatori granata sia rimasto questo "trauma" sportivo. C'è da dire che molti dei giocatori presenti in quella partita ora non ci sono più, però questa gara non è mai banale. Sarà molto importante cominciare il campionato con una prova del genere, che metterà a nudo tutte le scorie che secondo me sono ancora latenti. Il lavoro di Juric non può essere miracoloso, servirà tempo, soprattutto sulla testa dei ragazzi.

Sulla trequarti Juric attende rinforzi, intanto oggi dovrà adattare qualcuno. Voi chi schierereste al fianco di Pjaca?

Bonello – Io personalmente sceglierei Verdi. Ha tutte le caratteristiche per poter far bene da trequartista, mentre Linetty, come si è notato nelle ultime uscite in cui è stato schierato, fatica a trovare la posizione in campo e spesso finisce per pestarsi i piedi con gli altri centrocampisti. Schiererei quindi il 24 granata, che, rispetto al polacco, può adattarsi più facilmente a giocare in quel ruolo e, con a fianco Pjaca, può dividersi la responsabilità di innescare la punta. Inoltre sarebbe funzionale anche per i calci piazzati. A prescindere dal gol su punizione diretta, può comunque far spiovere in area palloni interessanti per i saltatori.

Calderoni - Il Linetty visto contro la Cremonese mi è apparso fuori luogo. Se Pjaca ha dimostrato di sapersi già destreggiare, il polacco ha pestato i piedi un po' a tutti i compagni in quella zona di campo. Penso che il Lukic della prima parte della scorsa annata dietro le due punte dello schieramento di Giampaolo sia stata la cosa migliore dei 6 mesi di regno dell'abruzzese. Io ripartirei da lui in attesa di rinforzi, anche perché davanti alla difesa al fianco di Mandragora non mi convince proprio per un motivo: ha una difficoltà enorme a gestire la sfera sotto pressione. Nel ruolo di raccordo tra centrocampo e attacco lo vedo decisamente più a suo agio.

Lasala -  In maniera provocatoria, risponderei come Juric: "Nessuno". Considerata la sua dichiarazione nella quale ha detto che nessun giocatore è adatto in quel ruolo, secondo me sarebbe più saggio - in questa partita - non schierare il secondo trequartista ma mettere un attaccante al fianco di Belotti. Lo stesso Juric ha detto che ha tre attaccanti, quindi potrebbe avere senso non adattare un giocatore non adatto e cambiare lo schieramento in un 3-4-1-2. Nel caso non fosse possibile, il migliore tra quelli citati, dal mio punto di vista, è Daniele Baselli. Ha un'ottima visione di gioco, in passato ha dimostrato una buona capacità di inserimento, per non parlare delle conclusioni da fuori area.

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